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Isnart: "Tornare ai Buoni Vacanze per rilanciare il turismo sociale"

di Amina D'Addario

Ridare competitività a un segmento in sofferenza attraverso specializzazione e reintroduzione dei Buoni Vacanze.

Queste le proposte per il rilancio del turismo sociale in Italia elaborate da Unioncamere-Isnart e Osservatorio italiano sul turismo sociale e associato alla luce dell'ultimo rapporto sul segmento. "In un anno - spiega Flavia Coccia, direttore operativo Isnart - il volume d'affari di questo settore si è quasi dimezzato. Per cambiare rotta bisogna quindi allineare l'offerta alle esigenze di specializzazione che il mercato chiede e tornare ai Buoni Vacanze".

Uno strumento, quello messo in piedi dall'ex ministro del Turismo Michela Brambilla, in grado di favorire, secondo Coccia, "target specifici quali anziani e famiglie". Intanto, secondo le cifre dello studio, nel 2011 il volume d'affari del turismo sociale è passato da 1,4 miliardi a 762 milioni di euro, mentre il numero delle vacanze è sceso da 2,3 a 1,3 milioni.

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