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TURISMO IN PARLAMENTO - Alberto Correra, regional manager b2b-b2c: "Il coraggio di cambiare"

Unità di intenti, unità di azioni. È questo il pensiero con cui Alberto Correra, regional manager b2b-b2c online, partecipa all'iniziativa 'Turismo in Parlamento' lanciata da TTG Italia.

Secondo Correra, si deve tendere ad una proposta il più possibile unitaria, l'unico modo per poter cambiare le cose.

Prima di scrivere mi sono letto tutti gli articoli fin qui pubblicati - dice-. Credo che il problema risieda davvero altrove, e credo che Paolo Audino e Remo Vangelista potrebbero attivarsi in tal senso.
Ciò che manca è un 'conclave per il Turismo', manca qualcosa che ci veda uno accanto all’altro e non uno sopra all’altro nel settore del Turismo Privato. Serve una discussione seria che sia in grado di iniziare un percorso nuovo.
Le idee sono numerose, ma random. Ciò che serve per poter pungolare il settore pubblico è avere qualcosa che raggruppi le varie anime del settore privato, quello che io chiamo “eco-sistema turismo”.
Il Turismo è, senza ombra di dubbio, una delle più rilevanti imprese dell’Italia, ma manca appunto una realtà unica. Lo scenario oggi è tante organizzazione e associazioni, assolutamente inutili, spesso con vertici che tendono a non cambiare mai, che invece di cooperare si fanno la guerra gli uni con gli altri.
La nostra netta divisione non potrà mai suggerire nulla al Parlamento, Diverso sarebbe pungolare con un’entità che veda migliaia di persone, altra cosa sono suggerimenti qua e là raccolti, che onestamente, non credo diamo un’immagine di impresa seria. È un atto di buona volontà, ma certamente non concede al lettore un’immagine seria degna di un 'industria'.
Bisognerebbe andare alle radice delle cose e iniziare dal basso non per scrivere una pagina nuove, ma un libro nuovo del turismo. Serve coraggio e lungimiranza
Come possiamo suggerire innovazione se noi non sappiamo nemmeno coniugare best practice e condivisione di idee?
Remo e Paolo dovrebbero favorire un evento che raggruppi le varie anime del turismo e inizi un cammino utile per rivoluzionare il nostro settore. La chiesa in queste ore è stato in grado di farlo, noi non ci riusciamo.
Troppi giochi di potere, troppi personaggi che non hanno nessuna competenza della materia, eppure di questo non ho mai letto nulla sul TTG, a cui ho sollecitato molte volte una posizione chiara, o meglio organizzare qualcosa di davvero innovativo. Basti guardare al convegno del Turismo organizzato dal PD. Segno che manca una netta e chiara visione del turismo.
Proporre al parlamento una raccolta di suggerimenti elaborati da una comunità di operatori, libera da pressioni di qualsivoglia natura e libera da molti personaggi che hanno contribuito molto negativamente al nostro settore. Questo è ciò a cui dobbiamo tendere.
Continuiamo invece a porre “toppe” ad una coperta ormai logora, che non può più essere “riparata”, ma serve comprarne una nuova, che sia in grado di coprire tutte le anime che compongono il nostro settore.
In molto commenti si parla di tasse di soggiorno, che non sappiamo non solo l’importo raccolto ma anche la sua utilizzazione, parliamo di organismi super partes, ma gestiti da chi?, parliamo di tante cose, troppe, ma non parliamo tra noi.
Per questo il mio suggerimento è prima di proporre al Parlamento qualsivoglia suggerimenti. Dovremmo noi parlare e proporci cosa vogliamo fare il Turismo per le prossime generazioni, utilizzando meritocrazia e trasparenza.
Bisogna fare atti concreti, l’innovazione come ho più volte detto non si compra, ma si genera condividendo e dialogando. La saggezza viene generata dalla conoscenza.

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