Ultimo aggiornamento alle 14:15
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TURISMO IN PARLAMENTO - Margherita Bozzano, presidente Merion: "Puntare su un livello di progettazione nazionale"

Rifinanziare e riproporre a livello nazionale i progetti interregionali sui diversi turismi. Margherita Bozzano, presidente di Merion European Cultural Tours, mette a disposizione dell'iniziativa 'Turismo in Parlamento' la sua competenza ed esperienza, maturata sia come operatore turistico, sia come assessore regionale al Turismo della Liguria.

Per razionalizzare occorre, dice Bozzano, che il turismo diventi tema di interesse nazionale, limitando i continui cambi di rotta.

Ecco il suo contributo

La forte frammentazione dell'offerta turistica italiana è al tempo stesso un problema e una risorsa: da una parte vanifica le iniziative che finiscono per disperdersi in mille rivoli, dall'altra è parte integrante di quel fascino unico che la destinazione Italia tuttora esercita, dovuto alla straordinaria concentrazione di realtà diverse e originali. Senza intaccare tale originalità, urge razionalizzare: tale dispersione di iniziative e di risorse non è più sostenibile. La crescente diversificazione dei target impone di creare efficienti reti di servizi sul territorio in grado di intercettare interessi e curiosità di viaggiatori sempre più esigenti ed evoluti, a tutti i livelli di spesa. Il turismo di motivazione sta sempre più soppiantando il turismo di destinazione.

Nella travagliata storia della governance del turismo italiano, c'è un'esperienza che - pur con tutti i limiti del caso - costituisce la base per un reale adeguamento dell'offerta: si tratta dei progetti interregionali, alcuni hanno visto tutte le regioni partecipare ad un progetto comune, come ad esempio quello relativo al turismo congressuale, altri rispondono a tendenze sempre più marcate del mercato, come il cicloturismo. Varrebbe la pena rilanciare a livello nazionale il lavoro già svolto, selezionando i temi più interessanti, rifinanziando i progetti su base almeno triennale e coinvolgendo maggiormente le imprese in un lavoro di costruzione di servizi mirati secondo precisi disciplinari e di aggregazione in club di prodotto specifici. Basterebbe utilizzare gli esempi virtuosi, che pure non mancano.

La promo-commercializzazione è importante, ma non ha senso se di pari passo non si adegua l'offerta. Per la promo-commercializzazione, una proposta: bene il piano strategico nazionale 2020, da più parti auspicato ma, in attesa del prossimo governo, si può intanto realizzare quanto proposto già da tempo da più parti, incluse le Regioni e cioè sviluppare su un mercato emergente di prima grandezza, come ad esempio la Cina, un programma pluriennale condiviso regioni-stato-imprese, che contempli tutte le misure indispensabili per sviluppare flussi turistici di qualità e costanti nel tempo, dal rilascio visti ai collegamenti aerei ai servizi di accoglienza dedicati e alla formazione ad hoc del personale.

Le misure di cui sopra non implicano modifiche costituzionali, pur auspicabili ma difficili da realizzare con una situazione politica in ebollizione come quella che stiamo vivendo e non richiedono neanche budget esorbitanti, basterebbe utilizzare meglio le risorse comunque già disponibili.

Se è vero che l'Italia può e deve puntare sul turismo come uno degli assi portanti della propria economia, in grado di crescere ancora e di creare ricchezza e occupazione diffusa, allora occorre che esso diventi tema di interesse nazionale, che richiede cura costante e non può essere preda di continui e imprevedibili cambiamenti di rotta.

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