Ultimo aggiornamento alle 15:03
|

TURISMO IN PARLAMENTO - Il manifesto di Valentina Dell'Orto, ricercatrice Università di Madrid

Un manifesto completo e complesso per rilanciare il turismo italiano.

Valentina DellOrto, ricercatrice nella facoltà di Turismo dell'Università Nebrija di Madrid e accompagnatrice ufficiale in Italia presenta, per 'Turismo in Parlamento', una lunga serie di punti che toccano i diversi aspetti del comparto, dalla governance alla comunicazione, dal ricettivo ai servizi alle tasse.

Con un'idea che emerge: il turismo è da affrontare a tutto tondo, copiando, nel caso, dalle best practices di altri Paesi o di altri settori.

Ecco le proposte:

-Modificare il titolo V e togliere una parte delle competenze turistiche alle regioni.
-Tutte le tasse (tassa di soggiorno, ticket autobus turistici) devono essere investite al 80%-90% nei servizi turistici e culturali. Ci deve essere trasparenza nei conti pubblici affinchè si possa verificare tale svolgimento. È necessario dotare le città italiane maggiormente turistiche e che hanno dei ticket di entrata e parcheggi molto alti (Venezia, Roma, Firenze, Siena, Pisa) offrire parcheggi comodi, bagni pubblici, zone attrezzate. È importante spiegare molto bene ai turisti dove verrà speso il loro contributo e sarebbe carino poter regalare una cartolina o un piccolo gadget che gli facessero sentire contribuenti attivi. Il restante 10-20 per cento deve essere invertito per coprire l’impatto ambientale e sociale provocato dai turisti.
-Creare un Ministero del Turismo affiancato alla Cultura.
-Creare un istituto con risorse per raccogliere dati statistici. Basarsi sul modello Iet spagnolo
-Rispetto alla comunicazione e marketing si dovrebbe fare un documento a parte. Nonostante tutto vorrei proporre l’esempio eccezionale di Can’t forget Italy. Credo sia un’idea nuova, originale, di qualità e a basso costo.
-Rivedere le categorie degli hotel e aumentare necessariamente la qualità. È importante definire degli standard europei.
-Diffondere il wifi gratuito
-Liberalizzare i taxi e abbassare i prezzi.
-Lotta all’abusivismo (es. gladiatori, venditori ambulanti di souvenir, irregolari davanti a macchinette biglietti metro) danno una brutta immagine all’accoglienza italiana. Bisogna mettere in regola tali professioni (ad esempio i gladiatori posso continuare a fare il loro lavoro ma devono essere in regola, emettere ricevute e vestirsi con vestiti storici e non di plastica!).
-Più punti di informazione turistica (anche mobili) e una più accurata raccolta di dati statistici.
-Proteggere il made in Italy nella cucina, nell’abbigliamento, artigianato etc..Creare un marchio universale (vedi proposta Farinetti di Eataly) riconoscibile all’estero e in Italia.
-Fornire al turista spazi per riposarsi grazie all’arredo urbano: panchine, spazi verdi
-Innovare l’interpretazione. Formare guide, innovare comunicazione nei musei e nei siti artistici affinché sia più amena ma allo stesso tempo più educativa.
-Investire sui nuovi itinerari (via Francigena e le Vie Romane) l’itinerario storico avrà più successo che un itinerario artificiale
-Creare pacchetti culturali differenziati e tematici (es. L’Italia Barocca, l’Italia Romana, l’Italia Medievale etc etc) diversi dai classici circuiti stravisti.
-Investire sul turismo Senior, segmento fondamentale per il futuro.
-Il turismo neve deve essere promosso maggiormente all’estero
-Creare al Sud offerta mare su modello Baleari, Spagna: spiagge libere ma con servizi pubblici gratuiti (docce e bagni)
-Creare poli di formazione alberghiera moderni, innovativi e stimolanti su modello Losanna in Svizzera.
-Corsi di inglese a commercianti. Corsi di russo, cinese, portoghese agli addetti del settore

Leggi anche: Turismo in Parlamento
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi