Ultimo aggiornamento alle 15:10
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TURISMO IN PARLAMENTO - Silvio Cinquini, Ferrovie Turistiche Italiane: "Più attenzione al settore"

Prestare più attenzione a tutte le leve di sviluppo turistico.

È questo il contributo che Silvio Cinquini, presidente associazione F.T.I. - Ferrovie Turistiche Italiane porta al dibattito 'Turismo in Parlamento' lanciato da TTG Italia.

Cinquini evidenzia la disattenzione che la politica ha avuto finora per alcuni asset, fra i quali in specifico le Ferrovie Turistiche, che invece nel resto d'Europa si dimostrano forti leve di crescita anche economica.

La Federazione europea delle Ferrovie Turistiche e museali (Fedecrail) stima che ogni anno più di venti milioni di persone visitino le centinaia di ferrovie storiche e turistiche in tutta Europa con un giro d'affari superiore ai duecento milioni di euro – dice Cinquina -. Le esperienze estere di ferrovie storiche e di musei ferroviari hanno dimostrato che queste possono contribuire, in maniera significativa, a stimolare il turismo e ad accrescere le attività economiche in aree rurali o decentrate rispetto ai grandi flussi turistici.

Le ferrovie turistiche e storiche (almeno all'estero) generano direttamente posti di lavoro, sono volano di occupazione e coinvolgono un gran numero di volontari impegnati in modo costante a favore della diffusione della cultura, della storia, dell'arte e dello sviluppo tecnologico.

Purtroppo però l'Italia non ha ancora compreso ed esplorato a fondo il potenziale di questa nicchia di attività, nonostante le poche ma significative esperienze (TrenoBLU in Lombardia, Treno Natura in Toscana, Trenino Verde in Sardegna) e sebbene vi sia molto di più da offrire, rispetto a molti altri paesi, grazie alla bellezza del nostro territorio ed alle sue ricchezze storiche, artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche.

Non dimentichiamo inoltre la particolarità di possedere, da parte di Ferrovie dello Stato, una flotta di mezzi storici ferroviari tra le meglio conservate e diversificate di tutta Europa.

Ai nuovi parlamentari chiediamo quindi che anche questo settore abbia il giusto sostegno così come avviene in tutta Europa, con l'auspicio che si possa dare un bel segno di discontinuità anche con il recente passato in cui abbiamo potuto riscontrare, salvo poche rare eccezioni, ben poca attenzione (ad ogni livello) su questo tema.  

Potete inviarci le vostre richieste scrivendo alla mail redazione@ttgitalia.com. I vostri contributi saranno pubblicati e raccolti nell'area dedicata del sito, Turismo in Parlamento, gireranno su Facebook e su Twitter all'indirizzo hashtag #turismoinparlamento

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