Ultimo aggiornamento alle 12:05
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O'Leary sulle adv:
"Vecchio modello
non funziona più"

di Amina D'Addario

"Non ce l'abbiamo con le agenzie di viaggi, è solo che il nostro modello di distribuzione è incentrato sulla prenotazione online e sull'offerta di tariffe basse e il vecchio modello agenziale non funziona più".

Michael O'Leary, a.d. di Ryanair, sceglie la presentazione romana delle novità che coinvolgeranno la base di Ciampino nella summer 2013 per parlare con franchezza del rapporto della compagnia low fare con il trade nostrano. Un rapporto conflittuale, almeno dal punto di vista dei dettaglianti, che ha escluso e continuerà a escludere il sostegno degli agenti di viaggi.

"Tanto piú in una fase di austerità e difficoltà complessiva delle compagnie aeree", sostiene a chiare lettere il manager, dove i "consumatori vanno sempre più su internet cercando di mettere insieme servizi e vogliono soprattutto tariffe convenienti".

Un modello di business sempre più diffuso, che a giudizio del patron del vettore irlandese è destinato a mettere a dura prova la distribuzione. "Al momento le agenzie si trovano in un momento difficile - ammette O'Leary -. Nel futuro credo sopravviveranno solo le agenzie più grandi, più brave e proattive, quelle cioè capaci di vendere pacchetti interessanti. Quel che è certo - aggiunge - è che il vecchio modello di vendita delle adv e delle commissioni al 9 per cento è fallito".

Sono del resto chiare anche le idee del manager di Ryanair sul vettore guidato da Andrea Ragnetti. "Come tante altre grandi compagnie - chiarisce O'Leary - anche Alitalia, a causa dei costi elevati, è in grande difficoltà. Per questo nel suo futuro positivo ci sarà sicuramente una grande ristrutturazione che comporterà anche la riduzione delle rotte. Il tutto - conclude - sotto il controllo di Air France".

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