L'industria del turismo archivia un anno faticoso e cerca nuovi slanci per ripartire.
Secondo i rilevamenti Isnart, il 76 per cento delle imprese turistiche avrebbe subito gli effetti della crisi economica registrando cali di clientela e fatturato rispettivamente del 29,6 e del 31 per cento a livello globale.
"Le aree che più ne hanno risentito - sottolinea una nota - sono quelle del Sud e delle Isole, mentre il Nord-Est e il Centro sono riusciti a contenere la flessione di clientela e fatturato".
Le difficoltà economiche hanno avuto un impatto negativo sulle strutture ricettive. Il 60 per cento delle imprese turistiche italiane, come rileva Isnart sulla base di numeri forniti da Unioncamere e Ont, ha ridimensionato i propri piani di investimento, mentre il 3,4 per cento è stato costretto a chiudere l'attività.
Ma gli operatori turistici vincono il pessimismo e guardano all'anno con un atteggiamento di cautela.
"La gran parte delle imprese - aggiunge la nota Isnart - ritiene che nel 2013 l'andamento della clientela e del fatturato sarà stabile e circa il 13 per cento ne prevede un aumento".
