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‘Buy now pay later’ e viaggi: in Italia numeri in impennata

di Isabella Cattoni

E commerce con il ‘Buy now pay later’ e viaggi, un binomio dalle potenzialità enormi, ancora poco sfruttate dal mercato italiano.

Ma qualcosa sta cambiando. Ne è convinto Matteo Ciccalè (nella foto), partnerships director travel di Scalapay. In occasione della presentazione dei dati della ricerca condotta  su e-commerce e Pay now buy later, il manager sottolinea come la pandemia abbia accelerato un processo già in atto.

“Sicuramente la crisi degli ultimi anni ha favorito il ricorso alla formula del ‘Buy now pay later’ da parte di una fascia più ampia di viaggiatori. E stiamo assistendo al progressivo avvicinamento fra le diverse tipologie di acquisto online e di pagamento che prima erano ben distinte. La nostra ricerca evidenzia infatti che oggi chi acquista benessere o sport, adotta il medesimo approccio anche al momento di comprare un viaggio”.

Che la pandemia abbia rivoluzionato l’intero settore non è un mistero: “Anche le agenzie di viaggi hanno vissuto un’accelerazione della metamorfosi che le ha portate a vedere valorizzato il ruolo consulenziale, del quale si è avvertito particolare  bisogno durante la pandemia. Allo stesso modo, l’e-commerce si muove su dinamiche precise: al primo posto nella richiesta dei clienti c’è la velocità di servizio, seguita dalla sicurezza e dall’affidabilità del brand”.

E’ l’esperienza d’acquisto a indirizzare le scelte dei consumatori, anche nei viaggi: “Dall’indagine emerge che il 57% dei Millennials e il 54% della Generazione Z ha già utilizzato almeno una volta il ‘Bnpl’ e il trend è in rapida crescita”, con una proiezione al 2026 che indica un valore di mercato a livello globale di 576 miliardi di dollari. Un tesoro che Scalapay è pronto a raccogliere.

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