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Estate in vacanza, parla l’esperto: “Ecco le regole per difendersi dal Covid”

Arriva l’estate e, complice la voglia di vacanza, la soglia di attenzione sulle regole per proteggersi dal Covid si è molto abbassata.

“Proteggersi dal virus resta una scelta individuale – commenta Carlo Signorelli, insegnante di Igiene e Sanità pubblica al San Raffaele di Milano in un’intervista rilasciata a La Repubblica -.  Chi vuole evitare il contagio ha gli strumenti per farlo, o almeno per ridurre i rischi”.

Signorelli fa riferimento a mascherina e quarta dose, anche se all’aperto il rischio di contagio è minimo e il sole è nemico del virus, che non trova condizioni vivibili nell’ambiente esterno.

Più che nelle due estati passate, quest’anno il turismo sta tornando vivace e la ripresa dei viaggi coincide con quello che per Signorelli è ”il virus forse più contagioso che abbiamo mai visto”.
A questo proposito, Signorelli indica qualche consiglio per ridurre al minimo le possibilità di contagio. I luoghi chiusi, quando si va in vacanza con molto Covid in circolazione, “andrebbero evitati il più possibile”. E’ il caso ad esempio di bar, ristoranti e locali da ballo al chiuso molto affollati.

Luoghi chiusi
“Se all’aperto è raro contagiarsi, nei luoghi chiusi in cui ci si trova a meno di due metri è necessaria la Ffp2” spiega Signorelli. Il ristorante può essere facilmente scelto all’aperto. I mezzi di trasporto invece sono difficili da evitare. “Una grande stazione come quella centrale a Milano può essere assimilata a un luogo aperto. Anche un aeroporto, con i suoi soffitti alti, se si mantengono le distanze dagli altri passeggeri”. Ma quando si sale a bordo di treni, bus, aerei o traghetti è fin troppo facile trovarsi a stretto contatto con gli altri passeggeri.

“Dobbiamo abituarci a pensare in termini di rischio e probabilità. La mascherina Ffp2 blocca in teoria il 95% dei virus che potrebbero essere attorno a noi. Quando tutti la indossano, lo scudo è doppio”.
Le chirurgiche hanno invece il difetto, tra gli altri, di non aderire al viso. Fanno entrare aria (ed eventualmente virus) dalle estremità quando inspiriamo.

Sui mezzi di trasporto affollati la mascherina riduce il rischio ma tenerla dalla partenza all’arrivo può essere duro. “Portarla per lunghe ore non dà problemi alla salute. Per mangiare o bere però va tolta, e  si va incontro inevitabilmente a un rischio. Negli aerei, dove i sistemi di aerazione garantiscono molti ricambi all’ora, possiamo sentirci relativamente tranquilli. Anche i treni ad alta velocità hanno spesso buoni impianti. I regionali o gli autobus possono invece essere insidiosi”.

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