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Lockdown a Natale, il parere degli esperti: “No ad altre chiusure, ma dipende da noi”

Tutti noi ci ricordiamo fin troppo bene delle restrizioni che hanno condizionato pesantemente il Natale 2020, costringendoci in casa e causa del divieto agli spostamenti, anche solo per far visita a parenti e amici. Ebbene, il Natale 2021 per fortuna ha ottime probabilità di essere del tutto diverso, e sono proprio gli esperti a dirlo per primi.

La pensa così, infatti, Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che ha riflettuto sulle diverse condizioni del nostro Paese quest’anno rispetto al 2020 escludendo poi l’ipotesi di un lockdown anche solo per i non vaccinati, sulla scia di quanto appena deciso in Austria, dove da ieri chi non è immunizzato non potrà più accedere ai locali, agli impianti da sci e agli eventi. “Ha magari una sua razionalità medica - ha detto, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore -, ma la misura non è considerabile. La praticabilità sia in termini concreti e operativi, sia per quel che riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali è alquanto problematica, quindi non credo che si tratti di una soluzione in questo momento proponibile nel nostro Paese”.

La quarta ondata
“Vaccini, green pass e mascherine, che non abbiamo tolto mai, ci stanno mettendo in condizioni di reggere meglio la quarta ondata – ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza -. Se l’Italia sta meglio rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna lo si deve al dato meraviglioso di 46 milioni e 716mila italiani che hanno fatto almeno una dose”.

Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure restrittive e il prossimo Natale, aggiunge il ministro, “sarà come gli altri prima del Covid”. E sulla quarta ondata epidemica già in corso nel nostro continente è intervenuto anche Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva, già presidente dell'Iss e ora consigliere di Speranza per l'emergenza Covid-19. “Possiamo far sì che sia un’ondina - ha detto a SkyTg24 -. Dipende da noi far sì che non diventi un'ondata impetuosa come in altri Paesi”.  

Necessario mantenere le protezioni
“Se continueremo a usare protezioni, faremo le terze dosi e gestiremo bene il testing e tracciamento nelle scuole in maniera adeguata resterà un'ondata piccola e non travolgente come accade in altri Paesi" ha aggiunto Ricciardi, che poi ha ‘liberato’ anche il Natale: “Se continueremo così - ha infatti spiegato - potremo pensare di superare l'inverno in maniera adeguata”, ma a patto di procedere velocemente con la terza dose, che “va fatta per impedire circolazione del virus e per mantenere la protezione da forme gravi dell'infezione”.

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