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Governo Draghi al via
Garavaglia al Turismo

Nuovo Governo al via: il presidente del consiglio Mario Draghi ha sciolto la riserva e venerdì sera è salito al Quirinale con la lista dei ministri che faranno parte della sua squadra.  

I ministri sono in tutto 23, di cui 15 politici e 8 tecnici. Le riconferme negli stessi Ministeri sono sette. L'età media è di 54 anni.  

La squadra di Governo
La novità per il turismo c’è e si chiama Massimo Garavaglia: Draghi ha recepito l’urgenza del comparto di avere un Ministero a sé stante, e ha deciso di scindere il Ministero dei Beni e Attività culturali, che rimane nelle mani di Dario Franceschini, da quello del Turismo.  

Il Ministero
Il nuovo Ministero con portafoglio sarà istituito nei prossimi mesi e al suo vertice siederà  Massimo Garavaglia, 52 anni. In una prima fase, in attesa della costituzione formale del Ministero,  Garavaglia si occuperà del coordinamento delle iniziative nel settore turismo insieme al ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Franceschini, come specificato dallo stesso Draghi.

La squadra
Fra gli altri ministri in squadra, Andrea Orlando assume la responsabilità del Ministero del Lavoro, Marta Cartabia della Giustizia, Luciana Lamorgese dell’Interno, Vittorio Colao dell’Innovazione digitale, Renato Brunetta della Pubblica Amministrazione, Mariastella Gelmini di Affari generali e Autonomie, Mara Carfagna di Sud e Coesione territoriale, Luigi Di Maio degli Esteri, Lorenzo Guerini della Difesa, Daniele Franco di Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti dello Sviluppo Economico, Roberto Cingolani del nuovo ministero della Transizione ecologica, Enrico Giovannini di Infrastrutture e Trasporti, Roberto Speranza della Salute.
La nuova compagine si troverà impegnata ad affrontare un periodo particolarmente impegnativo, segnato dalla duplice sfida imposta dalla pandemia e dalla necessaria e urgente ricostruzione economica.

Le prime reazioni
Immediata la reazione del mondo del turismo: in molti hanno salutato con favore la creazione di un Ministero a sé che dia finalmente voce a un settore che produce il 13 per cento del Pil e impegna  il 15 per cento della forza lavoro.
Ivana Jelinic, presidente Fiavet - Confcommercio, si è congratulata con Massimo Garavaglia per il suo incarico. “L’attenzione del  premier Mario Draghi al nostro settore è tale da dedicare finalmente al Turismo un Ministero specifico. Non era più possibile non dedicare un Ministero a un comparto che, come attestano i dati di Confcommercio, contribuisce per 44 miliardi alla bilancia commerciale italiana e registra un valore della produzione di 190 miliardi”.

Anche Confindustria Alberghi accoglie con favore l’istituzione del Ministero del Turismo, “che finalmente riconosce il ruolo strategico del nostro settore per l’economia del Paese. Il nuovo esecutivo fa un salto in avanti per le politiche del comparto e con l’istituzione di un Ministero dedicato conferma l’importanza economica della nostra attività – ha detto Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente dell’associazione -. Il ministro Massimo Garavaglia ha davanti a sé una sfida complessa che non possiamo permetterci di perdere. Mai come oggi il settore alberghiero necessita di una strategia organica e di una visione di medio/lungo periodo per tornare a crescere e competere sul mercato globale del turismo”.

E Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio, aggiunge: "Un ministro del Turismo con competenze perfettamente ritagliate nel quadro previsto dalla costituzione e con portafoglio. Ci voleva il professor Mario Draghi per risolvere con determinazione e lucidità una questione sulla quale ci si arrovellava da decine di anni senza trovare mai la soluzione. Se il buongiorno si vede dal mattino, si apre una grande stagione per il turismo".

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