Ultimo aggiornamento alle 10:56
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Ristori bis: prevista una doppia sospensione delle tasse

ll decreto Ristori Bis reca con sé anche una doppia sospensione delle tasse. La prima estende a tutti gli autonomi soggetti agli Isa che lavorano nelle regioni rosse e arancioni lo spostamento dei pagamenti di novembre al 30 aprile. La seconda  ferma le scadenze di novembre su Iva, ritenute e addizionali regionali e comunali all’Irpef per le attività sospese in tutta Italia oppure nelle regioni rosse e arancioni dal decreto del 3 novembre.

In dettaglio, come segnalato dal Sole24Ore, i pagamenti bloccati andranno recuperati in una sola tranche entro il 16 marzo o in quattro rate mensili dal 16 marzo.
In vista del passaggio di altre regioni alle fasce rossa o arancione, il decreto stanzia poi per il ‘fondo a chiamata’ una somma aggiuntiva di 400 milioni. Altri 100 milioni invece sarebbero accantonati per l’estensione degli aiuti ad altri settori.
Il decreto amplia in due nuovi allegati l’elenco dei codici Ateco interessati dai contributi a fondo perduto. Elenco che si allarga per abbracciare le attività fermate dal Dpcm del 3 novembre, per esempio i negozi e gli esercizi commerciali in genere che non rientrano nei settori ‘essenziali’ nelle regioni rosse.

Come nel caso del decreto Ristori 1, anche il bis seguirà un meccanismo automatico, che definisce l’entità dell’aiuto parametrandola al contributo della scorsa primavera, raddoppiato nel caso degli esercizi chiusi. Chi non è entrato in quel primo giro, in particolare perché ha un volume d’affari sopra i 5 milioni annui, dovrà invece presentare domanda seguendo il modello che sarà reso disponibile dall’agenzia delle Entrate.

Viene poi confermato per le attività chiuse lo stop al saldo Imu e ai versamenti contributivi che saranno sospesi per i mesi di novembre e dicembre nelle aree rosse e arancioni, e per il solo novembre negli altri territori. Nel pacchetto di sostegno alle partite Iva in difficoltà trova posto anche la replica del credito d’imposta sugli affitti commerciali. Vale per i tre mesi di ottobre, novembre e dicembre e può essere anche ceduto al proprietario dell’immobile in una sorta di ‘sconto-affitti’

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