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Viaggi di lusso: oggi è l’attesa a dominare il mercato

Mentre l’Europa è alle prese con la seconda ondata di contagi, la principale tendenza che domina la domanda di viaggi di lusso è l’attesa. Secondo il Global Heatmap realizzato da Altiant per Iltm, che monitora passo passo l’andamento dei desideri dei consumatori High Net Worth durante questa crisi, qualche segnale di ottimismo c’è, ma la nuova escalation di contagi, soprattutto in Europa, sta portando a una frenata nella programmazione dei viaggi che potrebbe durare fino all’inizio del 2021.

Mentre alcuni viaggiatori hanno utilizzato l'allentamento dei blocchi delle frontiere per effettuare alcuni viaggi durante l'estate, altri rimangono cauti e probabilmente continueranno a farlo in i prossimi mesi.

I segnali positivi dall’Asia
Qualche segnale di ripartenza arriva, in particolare dall’Asia. Prima del 2020, infatti, la quota di consumatori high end che dichiarava di voler spendere in viaggi più dell’anno precedente toccava una media del 45%. Con la pandemia, questa quota è scesa al 28%, mentre è aumentato al 45% il numero di coloro che hanno deciso di ridurre le spese per i viaggi l’anno successivo.

Oggi, il terzo trimestre mostra segnali incoraggianti: la quota di coloro che vogliono tagliare le spese di viaggio è scesa al 40%, e in Europa al 34%. Nel frattempo, il 35% del campione si aspetta di spendere di più, guidato in modo più significativo dagli intervistati asiatici (41%).

Rimane però una notevole incertezza poiché diverse aree vedono picchi dei casi Covid e sono soggette a restrizioni e quarantene e la prospettiva di doversi isolare per due settimane rimane per molti un deterrente per salire a bordo di un aereo. Questa incertezza sta portando molti viaggiatori in vacanza in patria o a breve distanza da casa.

Voli e lungo raggio
Accanto alle restrizioni e ai rischi di quarantena che rendono poco attrattivi i voli a lungo raggio, si aggiunge l’amplificazione di una tendenza che era già presente prima della pandemia, ossia quella del flight shame, che ha comportato la riduzione di voli aerei a favore di altri metodi di trasporto o di incontro (anche virtuale) per salvaguardare l’ambiente da un sistema di collegamento ritenuto troppo inquinante. Per questi viaggiatori, che sembravano già considerare l'impatto ambientale dei loro voli, la pandemia sembra essere un'ulteriore spinta a evitare i voli quando possibile.

Vicini a casa
Continua, quindi, la tendenza a effettuare viaggi leisure vicino a casa, che probabilmente rimarranno i più gettonati nei prossimi trimestre. Verranno evitati ancora i soggiorni nelle città particolarmente grandi e affollate a vantaggio di luoghi più remoti dove la privacy sia garantita. Per vedere la ripartenza del traffico sul lungo raggio bisognerà attendere la messa in atto di test rapidi negli aeroporti e, naturalmente, l’uscita di un vaccino che fornirebbero ai viaggiatori la sicurezza e la fiducia per viaggiare di nuovo.

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