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Franceschini all’Ue: “Nessuna concorrenza fra i nostri Paesi”

È tornato sul tema di una possibile concorrenza interna ‘sleale’ Dario Franceschini, ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo in un incontro con il commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton che ha la delega sul turismo.

“È assolutamente indispensabile che l’Ue definisca standard e protocolli da applicare sia all’interno dell’Unione sia nei confronti di Paesi terzi, così da mantenere in vita il settore in vista di un suo rilancio e scongiurare  il rischio di accordi bilaterali tra Paesi che - ha sottolineato Franceschini - determinerebbero serie distorsioni e misure discriminatorie all’interno del Mercato Unico”.

In sostanza, l’Italia non accetterà nessun ‘corridoio turistico’ fra Paesi che possa danneggiare gli altri. E chiede a gran voce regole comuni, che evitino di procedere in ordine sparso.

Il ministro italiano ha espresso pieno sostegno “alla proposta lanciata dal Commissario Breton di destinare una quota rilevante del Recovery Fund al settore turistico” e sollecitato “interventi veloci e tempestivi da parte dell’Unione europea per sostenere le imprese e i lavoratori del settore”.

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