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Fincantieri riapre gradualmente i suoi stabilimenti

Gli stabilimenti di Fincantieri riprendono il lavoro, anche se a ranghi ridotti.  Come riportato da Triesteallnews, ieri Fincantieri di Monfalcone ha ripaerto i cancelli, avviando una ripresa graduale e lenta. In cantiere è rientrata per il momento solo una parte ridotta del personale, circa 700 operai, oltre a quelli che già lavorano in smart working.

I lavoratori sono entrati in due turni: il primo dalle 6  fino alle 13.30, il secondo dalle 13.30 alle 21. Previsto anche l’ingresso dei giornalieri con orari diversi distribuiti in giornata. Dalla settimana del 27 aprile ci dovrebbe essere una velocizzazione del lavoro con ingressi scaglionati in otto orari diversi. Davanti e all’interno del cantiere, sistemi di controllo e protezione obbligatori.
E dal 18 aprile al 31 luglio 2020 è in vigore l’ordinanza che a Monfalcone vieta l’ingresso con indumenti da lavoro negli esercizi commerciali di qualsiasi tipo.

Medesimo discorso per gli stabilimenti di di Riva Trigoso, che come riportato dal Secolo XIX hanno anch’essi riaperto ieri.
L'azienda parla di 20- 30% dei dipendenti diretti (che sono 790) e di un 20% di lavoratori dell'indotto. Dalle 5.30 di stamattina, con l'inizio del primo turno di lavoro, è prevista la presenza di polizia municipale e forze dell'ordine per scongiurare assembramenti al di fuori dei cancelli. Sono consentiti solo movimenti dai parcheggi sino all'ingresso del cantiere: il percorso transennato tra il cantiere e la palazzina della mensa passerà sul retro della chiesa. Intanto, con la mediazione del Comune, Fincantieri e Atp hanno concordato anche bus riservati ai soli operai, dalla stazione di Sestri allo stabilimento, con fermata davanti alla mensa.

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