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Piemonte, prime misure per l’economia: immessa subito liquidità per le aziende

Il Piemonte mette in campo le prime misure di sostegno all’economia regionale. La Regione nell’immediato ha deciso di sbloccare tutti i pagamenti ai settori che attendono soldi dall’ente. La quota di cassa sbloccata è di 200 milioni di euro destinati, fra gli altri, ai consorzi di tutti i settori, anche quelli turistici.  Un’operazione che consente alle società di avere liquidità in questo momento.

Altro intervento è quello del sostegno alle micro, piccole e medie imprese con sede in Piemonte o almeno una unità locale in Piemonte per ridurre gli interessi a fronte di prestiti erogati dalle banche, cioè ridurre e abbattere gli interessi passivi a carico delle imprese per finanziamenti fino a 36 mesi. Il contributo in conto interessi può coprire fino all'80% degli interessi passivi derivanti dal finanziamento, con un massimale per singola impresa di 5.000 euro. Il contributo viene erogato entro 60 giorni dall'erogazione del finanziamento stesso.

Ulteriori 110 milioni di finanziamenti alle imprese, coperti dalla moratoria, con il sistema bancario per la sola parte di competenza regionale. Questa misura, valida fino al 31 dicembre 2020, consiste nella sospensione del pagamento della quota capitale delle rate e nell'allungamento della scadenza dei finanziamenti concessi.

Altri 54 milioni vengono investiti sul fondo di garanzia per favorire l'accesso al credito delle micro, piccole, medie imprese e i liberi professionisti. La Regione mette questo fondo come garanzia per le imprese nei confronti delle banche. Il fondo di garanzia aiuta sia le operazioni finanziarie dedicate ad investimenti, sia le esigenze di capitale per l'azienda. Per farlo, si consente l'incremento, fino all'80%, dell'importo del prestito, della misura coperta dalla garanzia diretta del fondo.

Inoltre, vengono liberati subito 90 milioni sul fondo unico: è partito il 18 febbraio 2020 il finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto per progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte. I beneficiari sono le micro e piccole imprese che fanno un intervento minimo di 25.000 euro, le medie imprese che fanno un intervento minimo di 250.000 euro, le grandi imprese che fanno un intervento minimo di 500.000 euro. Il contributo in conto interessi è del 70% regionale e del 30% della banca o del confidi. Il contributo a fondo perduto è del 10% della quota regionale di finanziamento per le micro imprese, del 8% per le piccole imprese, del 4% per le grandi imprese.

A queste misure immediatamente disponibili si aggiungono i 550 milioni del piano di competitività che partirà non appena verranno pubblicati i bandi.

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