Ultimo aggiornamento alle 17:32
|

La replica di Amazon al report Mediobanca: "Un errore di valutazione"

In riferimento al servizio pubblicato da questa agenzia relativo a ‘Tasse e web: i colossi di internet in Italia versano pochi milioni di euro’, Amazon intende replicare al report diffuso da Mediobanca, specificando che “È fondamentalmente errato equiparare tutte le aziende digitali senza tenere in considerazione le differenze dei business in cui operiamo: l’imposta sulle società si basa sui profitti, non sui ricavi, e i nostri profitti sono rimasti bassi sia perché il business consumer retail è un business con margini ridotti sia per i continui, forti investimenti di Amazon in Italia che, dal 2010, ammontano a oltre 1,6 miliardi di euro. Nel caso di Amazon, la nostra aliquota fiscale effettiva globale dal 2010 al 2018 è stata mediamente del 24 per cento e la nostra attività di business consumer è in perdita. E questo rapporto ignora anche il record di investimenti e la continua creazione di posti di lavoro in Italia, che aggiungerà ulteriori mille dipendenti a tempo indeterminato ai 6mila 500 entro la fine del 2019 – dipendenti che lavorano in 20 sedi diverse con tutti i livelli di esperienza, istruzione e competenze, come, ad esempio, ingegneri, software developer, esperti di logistica o di marketing”.

Ricerca "Non corretta"
La nota diffusa da Amazon prosegue: “Il Rapporto dell'Area Studi Mediobanca ‘Multinationals: Financial Aggregates’ si basa quindi su una ricerca non corretta sulle società ‘Websoft’ e trae conclusioni errate almeno per quanto riguarda Amazon. Il rapporto non ha preso in considerazione l’impatto di tutte le entità italiane, ma solo 7 delle 11 società con cui Amazon opera in Italia che hanno ricadute in termini di gettito sia a livello locale sia a livello nazionale attraverso Iva, Irpef, Ires, Irap, Tasi, Tari. Inoltre, Amazon paga tutte le tasse dovute in Italia e in tutti i Paesi in cui operiamo e le tasse pagate in Italia sono più alte rispetto a quelle dichiarate nel rapporto in quanto, da maggio 2015, abbiamo una succursale italiana di Amazon Eu Srl che registra tutti i ricavi, le spese, i profitti e paga le imposte dovute in Italia per le vendite al dettaglio, non in Lussemburgo”.

Leggi anche: amazon
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi