Ultimo aggiornamento alle 14:13
|

Boom di iscrizioni all'app salvavita 'Where are U'

Escursionisti e camminatori stanno dando l’assalto all’applicazione 'Where are U', scaricandola sui propri smartphone dopo aver assistito alla tragedia che ha colpito Simon Gautier, che non è stato in grado di indicare con precisione dove si trovasse ai soccorritori.
Come riportato dal Corriere.it, con l’app Where are U non ci sarebbe bisogno di sapere e spiegare nulla sul luogo dal quale si chiede aiuto. Latitudine, longitudine e quota vengono trasmessi in automatico alla centrale del 112. Il 18 agosto, data del ritrovamento di Gautier, i download sono stati mille 511: saliti a 12mila 80 il 19 agosto e a 18mila 966 il giorno dopo. La tendenza prosegue, “a fronte di una media giornaliera tra i 600 e gli 800 download”, spiega una nota dell’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza della Lombardia.

Dove è attivo il servizio
Where are U si può utilizzare per chiamare soccorsi in tutta Italia, ma le sue funzioni come l’indicazione del luogo sono efficaci solo dove esiste già il numero unico d’emergenza 112, ovvero in Lombardia, a  Roma, in Sicilia occidentale, in Liguria, in Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano.
Il funzionamento dell’app è semplice: cliccando sul logo del 112, al secondo tocco parte la chiamata e contestualmente vengono trasmesse le informazioni. Se non è disponibile il canale dati, parte un sms. Inserendo la propria lingua madre in centrale si attiva anche il collegamento con l’interprete
Le  centrali del 112 in Lombardia gestiscono una media di 12/15 mila chiamate al giorno, ma soltanto una percentuale minima per il momento viaggia su Where are U, pur se già un milione di persone l’ha scaricata.

Leggi anche: trekking
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi