Vengono al pettine i primi nodi evidenziati dal Garante della Privacy sulla fatturazione elettronica. La prima questione risolta nel corso degli incontri con l’Agenzia delle Entrate è quella relativa a uno dei canali di trasmissione più usati dagli intermediari che gestiscono flussi di fratture, quello Ftp.
Come spiega agendadigitale.eu questa modalità di trasmissione delle informazioni non può ritenersi un canale sicuro, in quanto non garantisce il criptaggio nativo delle medesime, anche se di fatto i dati ora sono criptati obbligatoriamente tramite un certificato Sogei.
Quest’ultima, comunque, ha risolto il problema alla radice mettendo a disposizione degli operatori il nuovo canale sFtp, che garantisce il criptaggio nativo. A breve l’altro canale verrà chiuso, ma già da ora gli operatori che fanno richiesta di accreditamento hanno come scelta unica l’sFtp, non più il semplice Ftp.
