Ultimo aggiornamento alle 10:16
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Allarme elezioni: “A luglio saranno un danno per il turismo e la democrazia”

Si allarga il fronte di chi lancia l’allarme turismo per l’ipotesi di elezioni nel mese di luglio. Anche la politica, quella che maggiormente è a contatto con chi vive di questo settore, comincia a dare segnali di forte contrarietà da un lato per favorire la partecipazione degli elettori e dall’altro per non danneggiare il turismo.

Numeri alla mano, si legge su Repubblica, a luglio 2017 erano in vacanza 15,3 milioni di italiani: un numero consistente di persone che si trovavano lontane dalle loro città di residenza e che, nel caso di elezioni, non potrebbero partecipare al voto. Un dato che non sfugge al sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: “C’è un problema per la democrazia – dice –. Mezzo Paese non andrà a votare se le elezioni saranno a luglio”.

Accanto a questo c’è un sicuro danno per il turismo, con un duplice volto. Da un lato, come sottolinea l’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini, si rischia di svuotare gli alberghi di vacanza nel fine settimana delle elezioni, con la rinuncia di molti a trascorrere un weekend al mare per poter andare a vota, dall’altro, aggiunge Gnassi, “va considerato che ci sono milioni di italiani che lavorano nel turismo e per loro una domenica di luglio è il momento peggiore per assentarsi”.

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