Ultimo aggiornamento alle 11:09
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Terremoto del Centro Italia, un anno dopo: il bilancio di Confesercenti

A un anno esatto dal sisma che, il 24 agosto 2016, ha colpito il Centro Italia non si può ancora parlare di pieno recupero per i tre comuni più danneggiati dalla catastrofe: Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto. Secondo le stime di Confesercenti, infatti, nelle tre località il Pil medio procapite si è quasi dimezzato (-47%), passando da 13.900 euro a circa 7.700, per una riduzione di 6.200 euro per abitante.

Forti le perdite sul fronte turistico, una voce estremamente importante per i tre comuni anche e soprattutto per le seconde case. Le imprese ancora ferme sono, poi, centinaia e l’impatto negativo della tragedia, secondo le previsioni Confesercenti, sembra destinato a prolungarsi per un arco di tempo compreso fra i 3 e i 5 anni.

Finanziamento a interessi zero
“Nonostante la tenacia delle popolazioni del Centro Italia, ci vuole ancora tempo per riportare l’economia ai livelli pre-sisma -, commenta Patrizia De Luise, presidente Confesercenti -. Per questo, dobbiamo tenere alta l’attenzione sul territorio, facendo il possibile per accelerare l’opera di ricostruzione e aiutare le famiglie che stanno ancora affrontando le conseguenze del terremoto. Per farlo è indispensabile mettere gli imprenditori in condizioni di ripristinare completamente le proprie attività”.

A questo proposito De Luise ha sottolineato come sia ancora attivo e aperto a tutte le attività colpite il piano di finanziamento a interessi zero per aiutare le pmi danneggiate.

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