Ipotesi, ricostruzioni, indiscrezioni. Ma per ora nessuna certezza.
Resta ancora il mistero fitto sulle cause che hanno determinato l’incidente che ha fatto precipitare l’aereo della Egyptair nel Mediterraneo. Una situazione che ha spinto anche il presidente egiziano Al Sisi a intervenire in prima persona per invitare alla cautela e a “non affrettarsi a conclusioni” ricordando che “tutti gli scenari sono possibili”.
Quello che rimane certo al momento è che le prime risposte certe si potranno avere solamente quando si potranno analizzare le scatole nere dell’A320 che era decollato da Parigi alla volta del Cairo. Per accelerare le ricerche l’Egitto ha inviato un robot sottomarino nella zona dove sono stati recuperati i primi rottami: a lui il compito di intercettare i segnali emessi dalle scatole nere.
