È il sogno di tutti gli agenti di viaggi: aprire la loro attività in un mercato che ama viaggiare e che spende per farlo.
Per realizzare questo sogno, non occorre andare lontano: basta aprire un’agenzia di viaggi a Como. Oppure a Varese o a Trieste.
Sono queste tre province il ‘paese del bengodi’ delle agenzie di viaggi, almeno secondo quanto racconta Il Sole 24 Ore, che come ogni anno ha stilato la classifica delle province italiane messe in ordine per qualità della vita.
E se la graduatoria generale vede in testa un grande classico come Bolzano, tallonata però da Milano, new entry sul podio probabilmente grazie alla spinta di Expo, e da Trento, la classifica parziale che si intitola ‘Spesa per turismo all’estero’ mette sul primo gradino del ranking la piccola provincia sul lago.
A Como, racconta Il Sole, la spesa pro capite per viaggi all’estero è di 1.360,22 euro, un valora altissimo anche in rapporto alla seconda e alla terza classificata della graduatoria. A Varese, gli abitanti spendono 951 euro a testa per viaggiare all’estero, mentre a Trieste 906,5 euro per persona.
Le altre provincie di buoni viaggiatori in Italia comprendono il Verbano Cusio Ossola, con 789 euro pro capite di spesa, Gorizia, con 773 euro e Bolzano con 725. In settima posizione la prima grande area, Milano, con 719 euro di spesa pro capite per viaggiare all’estero. A seguire Verona, con 603 euro, Lecco con 596 e Bologna, che chiude la top ten, con 592 euro a persona all’anno. Per trovare altri grandi centri bisogna scendere fino alla 14esima posizione, con Roma, dove la spesa pro capite per viaggiare all’estero è di 522,80 euro a persona.
Gli indirizzi per aprire un’agenzia di successo, quindi, ci sono. La sfida è aperta.
