Ultimo aggiornamento alle 16:51
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Destination manager: la nuova figura che potrebbe cambiare le sorti di Expo

Una figura a tutto tondo, capace di promuovere il meglio del made in Italy, attraverso pacchetti turistici versatili ed unici: la nuova chiave di volta per il successo di Expo è il destination manager.

Si tratta di una sorta di operatore turistico 2.0 che, secondo Repubblica, se messo in campo, potrà giocare un ruolo fondamentale nella riuscita dell'evento. In particolare, potrà essere cruciale per catalizzare le attenzioni dei flussi internazionali.

La nuova figura dovrà far breccia sul pubblico straniero, dispiegando l'offerta in modo orizzontale, garantendo così una varietà che possa rispondere ad ogni i tipo di esigenza, esaltando, al contempo, i punti di forza del territorio e della cultura del Paese.

Al momento, il destnation manager fatica ancora a far presa, manca il giusto supporto degli enti locali e le prime impressioni del settore sono un misto di speranza e scetticismo, ma alcune realtà stanno già muovendosi in questa rotta. Prima su tutte Made in Uvet. La società, creata ad hoc per il padiglione americano, ha in programma pacchetti che comprenderanno la scoperta delle eccellenze del territorio e delle mete dello shopping. Punta su proposte rivolte al mercato Tedesco e Turco, invece, Samovar Incentive, mentre Mappamondo sta lavorando su pacchetti online, per attrarre i flussi dall'Asia e dai paesi arabi.

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