Ultimo aggiornamento alle 12:36
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Roma, hotel a 5 stelle uniti contro la tassa di soggiorno

"La nostra Capitale potrebbe diventare l'unica in Europa senza alberghi a cinque stelle". Tuonano gli albergatori pentastellati romani, che ieri si sono riuniti nella sede di Federalberghi, per discutere sull'aumento della tassa di soggiorno, previsto dalla giunta capitolina.

Secondo gli albergatori, gli aumenti avranno ricadute pesanti sull'andamento dei flussi turistici, che potranno mettere a rischio il settore, in termini di stagionalizzazione delle aperture, portando perfino al declassamento della città.

"Gli hotel 5 stelle di Roma sono in tumulto – ha dichiarato il presidente Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, se la città deve crescere nella qualità dei flussi turistici, questa manovra non può che penalizzare questa aspettativa. Chiedere ai nostri visitatori di fascia alta ulteriori esborsi non può che allontanarli, anche in considerazione del fatto che i nostri principali competitor europei non applicano il contributo di soggiorno o lo fanno in termini più ridotti". Secondo Roscioli, inoltre, "l'effetto sui singoli viaggiatori e sui tour operator europei sarà quello del rifiuto. Il rischio concreto per la nostra economia turistica e non solo - continua - è ora di duplice natura: alcune strutture stanno pensando di stagionalizzare l'apertura, riducendola di diversi mesi, con evidenti ricadute sull'occupazione, altre di declassificarsi scendendo di una stella, con il conseguente declassamento di Roma nel ranking mondiale della qualità turistica".

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