Ultimo aggiornamento alle 10:11
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Viaggi,
parla l'Antitrust:
l'alleato delle agenzie

di Francesco Zucco

Parity rate. Recensioni online. Truffe sul web. Sono solo alcuni dei temi su cui l'Antitrust è intervenuto negli ultimi mesi. Nodi importanti, sui quali da tempo le agenzie di viaggi (e non solo) chiedono una presa di posizione da parte delle istituzioni.

Se la politica, troppo spesso, si dimentica che il turismo non è fatto solo di incoming, ma anche delle migliaia di dettaglianti che vendono viaggi all'estero agli italiani, non così ha fatto l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Che, di fatto, negli ultimi tempi si è trasformato in una sorta di 'alleato' delle agenzie di viaggi.

Un esempio? L'intervento su Booking.com, risoltosi a metà dello scorso mese con una serie di impegni assunti dalla Olta. Al centro della questione, la concorrenza e i vincoli di prezzo previsti dai contratti con gli alberghi. Il risultato della mossa dell'Agcm è stato riportare a una lotta 'ad armi pari' tra agenzie fisiche e Olta.

Ma non basta: sempre a dicembre, l'Autorità ha proposto un decalogo contro le truffe online, con tanto di spot televisivo.  

E ancora, a fine dello scorso anno, l'Antitrust ha duramente sanzionato Tripadvisor, portando sul banco degli imputati le cosiddette 'false recensioni'. Un provvedimento sul quale il sito web ha annunciato battaglia.

Si tratta, in sostanza, di una serie di questioni già abbondantemente segnalate dalle agenzie di viaggi, sulle quali però, in sede istituzionale, si era mosso poco o nulla. Ora ci ha pensato l'Antitrust. È lui il nuovo alleato delle agenzie? In base alle ultime notizie, sembrerebbe proprio di sì.

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