Ultimo aggiornamento alle 09:49
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Tasse in agenzia,
unica certezza:
una pioggia
di scadenze

di Francesco Zucco

Molto è ancora da definire, ma resta una sola certezza: tra novembre e dicembre le imprese italiane e le agenzie di viaggi dovranno affrontare un vero e proprio slalom tra scadenze fiscali, acconti da versare e saldi da rincorrere.

Una gimkana che, per la distribuzione turistica, potrebbe non avere effetti solo sulle voci di uscita. La pioggia di appuntamenti con l'agenzia delle entrate, infatti, riguarderà anche i cliente delle stesse agenzie, che potrebbero rimodulare le proprie scelte in fatto di vacanze sulla base degli esborsi richiesti dallo Stato.

La rincorsa, come precisa il 'calendaroio' pubblicato da Il Sole 24 Ore, partirà il 18 novembre, con i versamenti periodici relativi all'Iva. Sempre lo stesso giorno sarà la volta dell'acconto Ivie, la tassa 'cugina' dell'Imu che riguarda gli immobili posseduti all'estero.

La data del 30 novembre, invece, sarà l'ultima occasione per i Comuni per stabilire le aliquote dei tributi locali, mentre le imprese torneranno in gioco il 2 dicembre, quando scadranno i termini per l'imposta sostitutiva sulle start up avviate da giovani sotto i 35 anni. La stessa data sarà il termine ultimo per il pagamento di acconti Irpef, Ires, Irap e addizionali.

Proprio su questo punto scattano le prime incertezze: in base a quanto riportato dal quotidiano finanziario, le aliquote degli acconti potrebbero essere ulteriormente aumentate (dopo gli ultimi ritocchi, che avevano già incrementato le percentuali). La causa: la copertura dell'acconto Imu di giugno per le abitazioni principali, cancellato dal Governo.

Nuova raffica di appuntamenti da segnare in agenda il 16 dicembre, con il saldo Imu per le imprese e le seconde case, il versamento Iva e il saldo Tares. Anche quest'ultimo, però, potrebbe subire modifiche: la norma dà infatti facoltà ai Comuni di stabilire una scadenza differente.

Oltre al 17 dicembre (data ultima per il cosiddetto ravvedimento sprint) un'ulteriore giorno da segnare sul calendario è il 27 dicembre, quando debutterà (a livello di versamenti) l'Iva al 22 per cento. Entro quella data dovranno essere versati gli acconti Iva, tenendo conto dell'aliquota maggiorata per le fatture emesse da ottobre.

Ma anche l'inzio del 2014 non sarà da meno: il 2 gennaio scadranno i termini per il ravvedimento breve, mentre il 16 gennaio (ovvero un mese dopo la scadenza della 'vecchia' Tares) la tassa rifiuti tornerà a bussare alla porta dei contribuenti, sotto forma di acconto Trise. Il nuovo balzello sarà diviso in due parti: la Tari, per i rifiuti, e la Tasi, per i servizi.

Al di là della corsa a ostacoli tra date e scadenze, il nodo da sciogliere riguarda innanzitutto i tributi locali, che per il momento sono ancora tutti da decidere.

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