Ultimo aggiornamento alle 15:18
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Crociere tra distribuzione e web: i nodi del dibattito

di Oriana Davini

Web e crociere: il dibattito è aperto. Basta un minimo accenno alla vendita online del prodotto per capire che la questione è un nodo centrale nel rapporto tra agenzie di viaggio e compagnie di crociera.

Se da un lato i colossi del mare annunciano investimenti sul canale agenziale, infatti, dall'altro il confronto con l'avanzare della tecnologia, talvolta anche dietro il bancone degli adv, è uno di quei nodi che prima o poi sono destinati a venire al pettine.

"Il rapporto tra web e crociere è ancora agli inizi - è l'opinione di Ciro Gechelin, country manager Italia di Minube, durante il dibattito organizzato in occasione dell'Italian Cruise Day -: c'è anche un problema di target, la vendita online può attirare un tipo di viaggiatore indipendente che solitamente non utilizza i canali tradizionali".

Un passaggio che Silversea Cruises sembra aver capito bene: "La maggior parte delle nostre vendite proviene dalle agenzie di viaggi - commenta il vice presidente e Cio, Fabio Agostini -: nel 2014 lanceremo una nuova piattaforma per la prenotazione dei nostri prodotti, fruibile dagli agenti e dal cliente finale". A prendere le difese della distribuzione è Massimo Caravita, delegato ai trasporti Fiavet: "L'esperienza di altri settori insegna che non sempre l'online supera le vendite fisiche: sarebbe una minaccia anche per le stesse compagnie di crociera, che rischiano di trasformarsi in semplici commodity in balia della guerra dei prezzi".

Secondo Luca Caraffini, a.d. Bravo Net-Hp Vacanze, "oggi il call center delle compagnie di crociera è un canale ancora molto forte e che conta più del web, perché c'è il fattore umano".

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