Ultimo aggiornamento alle 11:30
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I forzati
del last minute

di Cristina Peroglio

"Carissimi, è estate e fa caldo per tutti". Inizia così il testo di un cartello che campeggia sulla vetrina di Azawak Viaggi a Casalmaggiore in provincia di Cremona.

Visto il caldo e la ridotta riserva di energie, il titolare Ferruccio Simonazzi ha pensato bene di allertare i potenziali clienti: "Vi segnaliamo che in questa agenzia – si legge ancora sul cartello – non si effettuano prenotazioni last minute per partenze fino al 18 agosto per importi inferiori a euro 1.000 a persona". Poi ha fotografato il tutto e lo ha condiviso sui social network con il mondo delle agenzie di viaggi alle prese con i forzati del last minute.

Ed è stato travolto da una valanga di commenti. "Ho solo dato voce a un problema che ci troviamo ad affrontare tutti gli anni sotto Ferragosto – commenta Simonazzi -. In questi giorni abbiamo le agenzie piene di persone che cercano una partenza per la settimana di Ferragosto, magari in villaggio alla inclusive, e sperano di trovare offerte a 300 euro".

La corsa al last minute era prevista, ed è ufficialmente iniziata.

"Quest'anno è peggio del solito – dice Andrea Tomassini, titolare di Cabril Viaggi ad Aprilia (Latina) – cercano prezzi impossibili e noi stiamo a spiegare e a cercare per poi chiudere pratiche che hanno un margine ridicolo. E, per altro, le offerte sono ridotte al minimo, o arrivano da operatori mai sentiti prima".

La ricerca delle responsabilità
Se a una settimana da Ferragosto le agenzie sono assediate da forzati alla ricerca dell'offerta dell'ultimo minuto, qualcuno deve avere qualche responsabilità.

"Le colpe sono di molti e sono ben distribuite – dice Andrea Tomassini di Cabril Viaggi – ma secondo me al momento è un problema di informazione. La televisione, soprattutto, dà messaggi distorti e le persone non sono informate. Ma anche le compagnie marittime e i tour operator hanno la loro parte di responsabilità e adesso piangono scelte assurde fatte anni fa".

Su questo concorda anche Pierluigi Cruciani, contitolare di H24 Travels a Roma: "L'errore è stato commesso dai tour operator, che anni fa hanno svenduto il prodotto in eccesso creando false illusioni o dalle società di traghetti, che adesso pagano la politica dell'auto a 1 euro".

Ma arriva anche un'autocritica: "La colpa è anche delle agenzie – dice Sergio Di Muro, titolare di Sedimuro Travel a Trani -. Le offerte che ci arrivavano sotto data erano utili per farci fare più margini; invece noi le abbiamo girate ai clienti e ci siamo rovinati con le nostre stesse mani".

Educate, gente, educate
Come si esce dall'assedio dei cacciatori di last minute? "Dobbiamo abituare i clienti ai tempi e ai modi dell'organizzazione di un viaggio" risponde senza incertezze Simonazzi. E sulla sua scia si allineano in molti. "Non voglio sembrare spocchioso – dice Francesco Marras, titolare di Marras Viaggi a Palermo – ma io credo che tocchi a noi educare i clienti".

E c'è chi dà l'educazione del cliente come un fatto ormai assodato: "Noi le vendite estive le abbiamo chiuse con il 28 maggio – dice Cruciani da Roma – e abbiamo informato i nostri clienti. Io oggi vendo Natale e Capodanno e l'inverno 2014".

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