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"Solo agenzie
di qualità"
Il piano
Gattinoni-G40

Dopo lunghe e sofferte trattative la storia è finalmente chiusa. Gattinoni Travel Network entra nell’azionariato di G40 acquisendo il 29 per cento in mano a Guglielmo Isoardi.
L’ex presidente di Alpitour ha siglato nei giorni scorsi il documento che prevede il passaggio delle quote e Franco Gattinoni tira così un sospiro di sollievo.
Tra lui, Piergiorgio Reggio e Antonella Ferrari (rispettivamente a.d. e presidente di G40) era già tutto definito, compreso un piano di sviluppo che dovrà portare il gruppo a conquistare nuove fette di mercato.
Inevitabile integrare le due aziende ma senza correre, dicono le parti, inevitabile pensare a manager comuni. Un occhio ai costi non guasta mai e così Gattinoni e Reggio decidono di spiegare a TTG Italia dove intendono andare, con quale squadra e le attese.

L’integrazione che avete studiato prevede manager comuni per i due brand?
Gattinoni - Facciamo un passo alla volta, ma è chiaro che intendiamo andare in quella direzione. Non è un segreto e lavoreremo per questo nelle prossime stagioni.
Reggio - L’integrazione rientra nei nostri piani, ma al momento andiamo avanti secondo il budget. Se ne parlerà nel 2014 ora abbiamo in mente solo il disegno della nuova azienda.

Il mercato si aspetta di vedere presto un’alleanza Gattinoni-G40-Hotelplan. Cosa c’è di vero?
Gattinoni - La mia società vanta un socio forte e affidabile come Hotelplan che dispone del 34 per cento dell’azionariato. Il 66 per cento delle quote resta nelle nostre mani e non vi sono patti parasociali per cambiare la situazione. Lavoreremo insieme su qualche iniziativa commerciale ma nulla sul fronte societario.

Vedremo presto un marchio unico per le agenzie?
Reggio - Servono risorse e investimenti per sviluppare un brand e noi da alcuni stagioni stiamo facendo un grande lavoro con Mondo di Vacanze. Con l’ingresso in società di Gattinoni faremo le opportune valutazioni per le strategie di comunicazione. Oggi abbiamo due brand consolidati...
Gattinoni - Se ne parlerà in futuro. Andiamo piano, non è il caso di correre. Prima bisogna lavorare bene sull’integrazione attuando un piano industriale capace di fare crescere il gruppo. Siamo riusciti a creare un’allenza tra due società forti. G40 è un network di qualità, noi siamo più piccoli e ben strutturati.

Il piano industriale prevede l’aumento delle agenzie attraverso campagne di affiliazione?
Reggio - Non vogliamo aumentare il volume di adv nel gruppo perché puntiamo sulla qualità. Non cerchiamo la crescita a ogni costo.
Gattinoni - Non ci interessa fare massa e raggiungere il migliaio di punti vendita. Abbiamo agenzie che sviluppano numeri importanti. Faremo campagna acquisti qualitativa, senza fretta però.

Ora cambierete atteggiamento anche con i fornitori?
Gattinoni - Non intendiamo fare vedere che abbiamo tanti punti vendita per spuntare condizioni migliori con i tour operator. Vogliamo condividere i progetti e superare le troppe difficoltà presenti oggi sul mercato.
Reggio - Non cambiamo atteggiamento perché già nei mesi scorsi abbiamo spiegato ai fornitori le nostre strategie.

L’azionariato diffuso di G40 come ha accolto la notizia dell’ingresso di un nuovo socio forte?
Reggio - Il 71 per cento delle quote resta saldamente nelle mani delle 26 agenzie del gruppo. L’operazione è stata condivisa sin dall’inizio e le trattative sono state molto lunghe. Siamo nati dieci anni fa con un gruppo di 40 adv e abbiamo sempre condiviso i piani. Anche in questo caso tutti hanno dato il loro contributo.

Twitter @removangelista

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