Ultimo aggiornamento alle 11:38
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La tela
di Isoardi

di Francesco Zucco

Per lui è stata coniata la parola maxipolo. Ha comprato, acquistato, cercato, scambiato. Ha concentrato sotto un'unica bandiera agenzie di tutta Italia e di tutti i tipi. Ora, con la stessa perizia con la quale ha costruito la propria tela, sembra voler allontanarsi dai riflettori. Sempre in punta di piedi, sempre senza far rumore. Così come era entrato.

La cessione delle quote di G40 (un 29 per cento che gli garantiva la maggioranza relativa) a Gattinoni segna per certi aspetti un passaggio cruciale nell'evoluzione del cosiddetto Polo Isoardi. Una concentrazione che, al suo massimo livello di espansione, era arrivata a raggruppare Bravo Net, Hp Vacanze, Marsupio, Fespit e G40. Un cammino facilitato da una serie di alleanze trasversali tra i network in questione, cambiate poi rapidamente in corso d'opera.

Ora, dopo il passaggio di Bravo Net-Hp nell'orbita Costa-Welcome e la cessione delle azioni in G40 a Gattinoni, a Isoardi restano ancora le partecipazioni in Fespit e Marsupio. Due network differenti per storia e per vocazione, che ora attendono le nuove mosse dell'ex presidente di Alpitour.

Isoardi, del resto, è un po' un caso a parte nello scenario turistico italiano. Se infatti molti manager, in passato, sono scivolati sul terreno sdrucciolevole delle operazioni finanziarie (magari facendosi trascinare in pericolose integrazioni), l'attuale guida di Exito si è sempre mossa a suo agio tra cessioni e acquisizioni. Prima con la vendita della sua Alpitour (fondata dal padre Lorenzo) a Exor, la finanziaria di casa Agnelli. Poi, negli ultimi anni, con le operazioni nel mondo della distribuzione.

Ora, il mercato aspetta un'altra mossa su quest'ultimo fronte. L'attesa potrebbe non essere lunga.

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