Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Fiavet: "Cresce la quota di mercato delle adv ma non il fatturato"

di Claudiana Di Cesare

Chiusura d'anno con il segno meno per il 2012 per il turismo italiano.

I dati diffusi da Fiavet registrano un mercato in calo, ma non manca una nota positiva: l'aumento dello share delle vendite intermediate. Un segno al rialzo che però non è sufficiente a far registrare anche un incremento sul fronte del giro d'affati delle agenzie.

Lo scenario fotografato dai dati dell'Osservatorio nazionale imprese viaggio e turismo di Fiavet, raccolti in collaborazione con l'Isnart, è desolante. "Non possiamo che accogliere con sconforto l'analisi dei dati sui movimenti turistici degli italiani" commenta Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet. Le cause, secondo Giovannoni, sono da ravvisarsi "nell'incertezza economica e nell'aumento delle tasse, che ha avuto una ricaduta sensibile sui consumi degli italiani".

Il trend negativo si conferma anche per le prossime festività. "Nel periodo natalizio - afferma Maurizio Maddaloni, presidente Isnart - si metteranno in viaggio circa 10 milioni di italiani". Numeri in linea con quelli del 2011, ma a diminuire sarà ancora una volta la spesa media dei viaggiatori, "che passerà da 576 euro a 549 euro procapite" precisa Maddaloni.

In aumento, invece, il ricorso alla distribuzione, che ha segnato un incremento del 2,6 per cento rispetto al 2011. Ma la contrazione dei consumi non permette il rispettivo aumento di fatturato, che è invece sceso del 25,6 per cento, passando da 11,8 miliardi a 8,8 miliardi di euro. "Anche di fronte a prospettive di mancata crescita - commenta Giovannoni -, il ritorno dei turisti in agenzia è un dato importante, perché è segno che la professionalità e la qualità degli operatori viene ancora oggi riconosciuta".

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