Ultimo aggiornamento alle 09:28
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Agenzie sotto attacco
Si apre il dibattito

Corteggiate da un lato, tradite dall'altro.

Per le agenzie di viaggi sotto tiro sono bastate le semplici parole "Al centro del mirino" (il titolo dell'editoriale del direttore Remo Vangelista) per accendere il dibattito.

I proclami a favore dei dettaglianti non si contano più, come se le parole bastassero a motivare una categoria messa sempre più alle strette. Eppure le frecciate arrivano da più fronti. E le adv, oggi più che mai, si dimostrano sensibili agli attacchi e alle insinuazioni.

Lo dimostrano le reazioni della platea di agenti durante la convention Premium di Alpitour di martedì scorso, con il brusio in sala e i commenti ironici che hanno fatto da contorno alle ipotesi di 'aperture lunghe' per i punti vendita. Perché nei centri commerciali (capostipiti delle serrande alzate a oltranza, anche nei festivi) passa la gente, ma non è detto che passino i soldi. Le adv non sono macellerie e le vendite non si misurano a chili (quelli della carta stampata per i preventivi): l'importante è chiudere le prenotazioni, non fare da sportello informativo per tutti i passanti occasionali. E pochi visitatori mirati, il più delle volte, generano maggiore fatturato di una folla di passanti incuriositi dalle offerte ma poco propensi alla spesa.

I commenti della distribuzione
L'aria non troppo salubre degli ultimi tempi, dunque, ha sicuramente favorito i commenti postati attraverso Facebook all'editoriale di lunedì 26 novembre. Juan Pablo Grando di Trieste afferma che le compagnie aeree "ormai ci trattano come servi". Non meno severa Emanuela Costanzo (che si qualifica come responsabile presso Agenzia di Viaggi Cadmo): "Lo 0,1 per cento non può essere considerato un compenso per un lavoro svolto". E l'adv ricorda anche il caso della rivolta dei dettaglianti Usa dopo la proposta di taglio alle commissioni da parte del trasporto aereo. "Ci vorrebbe un'associazione di categoria con un minimo di forza", invoca Costanzo. Hakanub Viaggi Antistress usa toni ancora più decisi: "Ridicoli noi e le nostre associazioni di categoria!".

Anche perché "non vedere l'accanimento praticato nei confronti dell'intera categoria è un pochino miope", commenta Grillo Sparlante, la stessa firma che sigla i post sul blog di Autotutela.

Iata, Air France, tour operator e, perché no, anche network: le notizie arrivano da diversi fronti. Difendersi da tutti, per le agenzie di viaggi, non sarà semplice. A meno di non ricordarsi che non sono solo i dettaglianti ad aver bisogno dei fornitori: anzi, il più delle volte è vero proprio il contrario.

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