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Brand, identità e innovazione nello sviluppo dei network

di Oriana Davini

“Dobbiamo provare a cambiare e forse questo è il momento giusto”. Luca Battifora, direttore generale di G40 Travel Group, riassume una questione fondamentale per tutto il comparto dei network: il mercato va a ritmi sempre più veloci, la crisi economica incalza, le esigenze dei consumatori variano inesorabilmente.

In uno scenario turistico in continua evoluzione, sottolineano i player durante il convegno tenutosi a No Frills, rimanere fermi è impossibile. Tocca a Franco Gattinoni, presidente di Ainet, tracciare la rotta da seguire in un momento di incertezza: “Credo che i network dovrebbero lavorare sul brand - dice -. E sono convinto che l’integrazione tecnologica sia necessaria per tutti”.

Prontezza di riflessi, investimenti e una buona dose di preveggenza per intercettare i bisogni di tutta la catena distributiva: la filiera del trade è in corsa verso un futuro che si delinea sempre più tecnologico, brandizzato e con un valore aggiunto senza il quale il modello stesso di network rischia di venir meno. Con una consapevolezza: “I problemi ci saranno sempre - è la provocazione di Ezio Birondi, a.d. Last Minute Tour -, ma il tema è uno solo: far rimanere in piedi i negozi, con un approccio al mercato severo”.

L’obiettivo è unico per tutti: fare da cassa di risonanza per le filiali aderenti, riportando clienti all’interno del punto vendita. Ma le strade scelte variano a seconda dei soggetti: “Prima dell’estate abbiamo investito molto in una campagna pubblicitaria - spiega Andrea Moscardini, direttore commerciale di Welcome Travel -: un’operazione che diventa più efficiente se tutti i punti vendita sono immediatamente riconoscibili con la stessa insegna”.
Uvet Itn, spiega l’a.d. Enzo Carella, “punta sull’affiliazione intesa come un insieme di imprenditori che aderiscono al nostro progetto”.

Al contrario, Open Travel Network opta per il mantenimento della singola identità di agenzia: “Preferiamo non uniformare tutti i punti vendita - conferma il direttore commerciale Giorgio Lotti - e fare investimenti costanti in tecnologia”.

L’aspetto tecnologico è una questione sulla quale tutti i network si stanno interrogando e, in modi diversi, scelgono di scommettere. “È una questione fondamentale - concorda Ivano Zilio, presidente di Holding Vacanze - perché tutto quello che succede in ambito turistico, anche a livello di emergenze, poi ricade sull’ultimo anello della catena, le agenzie”.

Se le piattaforme di prenotazione si confermano un nodo cruciale, anche la presenza internet con un proprio sito inizia a diventare una oggetto di riflessione: “Essere sul web è importante se si veicola un buon prodotto che si può acquistare solo in adv - propone Rinaldo Bertoletti, a.d. di One! Travel Network -: ovviamente bisogna trasferire online la propria conoscenza del prodotto, ma rimane un canale che a noi porta 300mila visitatori al mese”.

Un valore aggiunto, quindi: ovvero quel quid in più senza il quale il modello stesso di network perde di significato. Ma che si declina in modi diversi a seconda dei network: “Il famoso valore aggiunto è la qualità nel punto vendita - è il parere di Massimo Caravita, vicepresidente di Marsupio -, perché la clientela che entra nel punto vendita non deve avere difficoltà nell’essere servita”.

La mission è dunque riportare gente davanti al bancone, facendo leva su servizi che solo un network organizzato può fornire: “Abbiamo intrapreso una campagna di e-commerce con Groupalia - è la tattica messa in campo da Simone Frigerio, direttore commerciale di Frigerio Viaggi -: a fronte di un costo del pacchetto medio basso abbiamo avuto 120mila riscontri nei mesi estivi”. Bluvacanze allarga invece il mercato aprendo il prodotto Going anche alle adv non affiliate, “in modo da avere una massa minimale che ci consenta di allargare l’offerta portando vantaggi al network”, sottolinea l’a.d. Massimo Rosi.

Le azioni di co-marketing portano nuovi soggetti nel ring dei network, ma la vera novità nel settore è rappresentato dall’ingresso di grossi player di mercato: “La presenza di azionisti importanti come Costa Crociere, Msc Crociere e Alpitour significa dover alzare gli obiettivi a livello industriale - commenta Luca Caraffini, a.d. di Bravo Net-Hp -. La filiera si sta strutturando e va verso un accorciamento di tutto il sistema”.

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