Pagare per tirare su la serranda al mattino, come se il lucchetto avesse una gettoniera invisibile. Accade a oltre il 16 per cento dei dettaglianti italiani: questa, infatti, è la quota di agenzie di noleggio e viaggi che, secondo Infocamere, ha chiuso il bilancio in rosso dal 2009 al 2011.
Tradotto in altri termini, significa che 2.969 aziende del settore (in base a quanto pubblicato oggi da Il Sole 24 Ore) ha pagato per lavorare. Un dato che appare ancora più allarmante considerato che il totale delle imprese arriva a 17.847 e sono 491 le società di capitali che rischiano di incappare nel regime delle società di comodo e quindi di finire nel mirino del Fisco.
Confrontando le cifre con il panorama nazionale, lo scenario della distribuzione turistica appare meno 'in rosso': il calcolo totale vede infatti 107mila società con almeno 3 bilanci consecutivi in rosso su una base totale di 524.307, ovvero una quota del 20,4 per cento.
Ma la situazione peggiora prendendo in considerazione l'intero comparto turistico: secondo quando riportato dal quotidiano finanziario, infatti, nei settori della ristorazione e della ricettività alberghiera almeno un'impresa su quattro non riesce a chiudere in utile da almeno 3 anni: una delle percentuali più alte dell'economia italiana, pari solo a quella delle società immobiliari in difficoltà.
Le cause, come è facile supporre, vengono ricondotte sostanzialmente alla crisi economica. Un circolo vizioso che, se non interrotto, potrà avere un conto sempre più salato per le imprese italiane.