Ultimo aggiornamento alle 10:37
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Turismo in affanno: i dati dell'Istat su punti vendita e alberghi

Crolla il valore aggiunto nei settori commercio, alberghi, trasporti e comunicazioni.

I dati Istat sull'economia in Italia nel secondo trimestre del 2012 registrano una netta flessione delle cifre per gli esercizi commerciali e il turismo, che complessivamente lasciano sul campo l'1,1 per cento del valore aggiunto rispetto al primo trimestre dell'anno.

Peggiore la flessione anno su anno: rispetto allo stesso periodo del 2011, il dato perde in fatti 3,4 punti percentuali. Un calo superato (sempre per quanto riguarda il dato anno su anno) dal settore dell'industria e in particolare da quello delle costruzioni (che perde il 6,5 per cento).

Un dato determinato, in base a quanto si deduce dai dati Istat, dalle tendenze di spesa delle famiglie italiane, che hanno ridotto dell'1,1 per cento gli acquisti di servizi e del 3,5 per cento quelli di beni non durevoli; è necessario comunque tenere conto che l'austerity degli italiani ha colpito innanzitutto le spese per beni durevoli, calate del 10,1 per cento.

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