Il tema non è nuovo e si sta ripresentando con la forza d’urto sufficiente a spostare verso altre mete l’obiettivo dei turisti estivi. Il problema di Olbia è il problema della Sardegna e si chiama ‘collegamenti’, in primis quelli marittimi, le cui tariffe tengono lontani anche i vacanzieri più fedeli all’isola.
Un effetto, però, a doppio senso: chi viaggia dalla Sardegna per outgoing si scontra ugualmente con prezzi non propriamente economici. E il rammarico, tra i dettaglianti, è che i turisti dell’estate sono tutti potenziali clienti: se scendono di numero, cala anche il lavoro in agenzia. Una lotta ad armi impari. È quanto sostiene Maria Elisabetta Marras, titolare della Marilisa Viaggi, che ha voluto approfondire l’argomento traghetti: “Ho fatto una ricerca comparativa con l’estero e ho scoperto che non siamo i più cari. Costano di più i passaggi tra Spagna e Baleari”. Partita doppia per l’agenzia Renata Travel: “Esistiamo da tre anni e facciamo outgoing e incoming, lavorando molto con l’Est” spiega la titolare Renata Olejnicka, i cui natali polacchi favoriscono l’arrivo di molti suoi connazionali sulla costa di Olbia. Mezzo di trasporto preferenziale il charter, ma l’adv auspicherebbe “più voli di linea per non costringere a transiti in altri scali”.
A salvare la situazione arrivano i low cost: un escamotage a cui ricorrono i dettaglianti per allontare il rischio di perdere il cliente. Ma c’è un tassello in più che riguarda questa parte di Sardegna: lo scalo Costa Smeralda, d’estate, ha pochi no frills. La soluzione è dirottare verso Alghero. “Peccato che non ci sia Ryanair a Olbia” si rammarica Maria Elisabetta Marras ;“A Olbia siamo penalizzati d’inverno: c’è solo il low cost per Berlino”, lamenta Luigi Negroni.
Mentre Fabrizio Meloni, titolare della Feronia Viaggi di Budoni, interviene nel dibattito sui voli a basso costo precisando: “I collegamenti low cost ci servono per costruire pacchetti sull’Europa, per dare un servizio alla clientela. Si sta approfittando molto dei voli a basso costo da Alghero, dove ce ne sono di più”.
