Ultimo aggiornamento alle 13:48
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Acconti, stretta dei t.o.
La risposta dei network

Stretta dei network sulla clientela restìa al pagamento immediato degli acconti. In un periodo di scarsa liquidità, le richieste di versamenti anticipati da parte dei tour operator costringono le reti distributive a imporre ai clienti il pagamento degli acconti in un'unica soluzione e al momento della conferma della prenotazione.

Se non per qualche caso sporadico, nessuna agenzia di viaggi è più disposta ad anticipare i soldi per conto dei viaggiatori: o si corrisponde la cifra immediatamente o la prenotazione salta.

"La nostra policy è rigida e impone l'incasso dell'acconto per la conferma della prenotazione" è categorico Paolo Scoffone, amministratore delegato di Liberi Tutti. Sulla stessa lunghezza d'onda Corrado Ceriani, presidente di Travel Company: "Gli acconti devono essere versati dai clienti e le adv devono essere molto attente a farlo, perché non va mai bene anticipare somme non incassate. In passato abbiamo osservato che non attuare questa prassi può creare solo dei problemi".

Una politica sempre più rigida
Per Luca Battifora, direttore generale di G40-Mondo di Vacanze, "il 90 per cento dei contratti con i tour operator ha mantenuto le stesse modalità di pagamento del 2011; diverso il discorso per le campagne di advance booking, dove in qualche caso viene richiesto il prepagamento o l'acconto".

E si accoda alle opinioni dei colleghi: "Gli importi versati agli operatori devono sempre essere chiesti al cliente: se l'agenzia non lo fa, rientra in logiche proprie di preferenzialità verso qualche specifica persona, ma sono casi limitati".

Per Carlo Dell'Olmo, presidente di Elitaria, l'acconto viene chiesto al 95 per cento dei clienti; può succedere che "questo non avvenga, ma solo per pochi casi in altissima stagione".

Il problema può però essere un altro: l'innalzamento della quota da versare come acconto agli operatori. "È come lo spread, ogni giorno sale sempre di più - scherza Paolo Babbini, presidente di Marsupio Group -. Negli ultimi mesi alcuni tour operator sono passati da una richiesta del 25 per cento del totale a un 26-27".

Molti network sembrano accettare l'evidente bisogno di liquidità manifestato dagli operatori, tralasciando la possibilità di specifici accordi che prevedano pagamenti dilazionati degli acconti. "Noi, però, a tutela di margini e crediti degli affiliati, abbiamo messo a disposizione la possibilità di pagamenti post partenza - sottolinea Ceriani -, grazie a società di factorizzazione di cui molte adv si avvalgono da tempo".

Acconti che, fortunatamente per le reti, devono essere versati solo agli operatori e non a compagnie aeree e catene alberghiere. Per ora è una richiesta limitata ai tour operator - è sollevato Marco Nanni, direttore commerciale del Gruppo Robintur -, salvo ovviamente i pagamenti online delle low cost, dove in genere è previsto il pagamento contestuale del cliente". Completa Dell'Olmo: "Per le compagnie Iata la prenotazione va pagata entro il 15 del mese successivo".

IL TESTO COMPLETO DELL'INCHIESTA SU TTG ITALIA ODIERNO, IN DISTRIBUZIONE E ONLINE

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