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Giro d'Italia TTG:
le agenzie
di La Spezia

Sembrava inevitabile, ora c’è la conferma. L’incoming, nelle agenzie di La Spezia, non è più di casa. E, forse, ci vorrà tempo prima che torni a farsi vivo. L’alluvione alla Cinque Terre ha lasciato il segno: a cinque mesi dal disastro del 25 ottobre 2011, non sono solamente i ricettivisti che operano direttamente nel turismo a portare le cicatrici, ma anche chi, tra i dettaglianti, fa dell’incoming una fonte di business.

“Abbiamo meno richieste rispetto allo scorso anno e stiamo registrando un calo nel nostro business nell’incoming”. Raffaella Melani, cotitolare Malanubia viaggi di First Class Incoming, dà conferma del fatto che il lavoro dovrà cambiare direzione. E aggiunge: “Non ci sono solo le Cinque Terre, ma anche altre zone dove fare incoming ed escursioni. Purtroppo, però, il battage mediatico ha pesato su tutta la zona”. Sarà una Pasqua e saranno ponti di primavera quasi senza stranieri.

L’attesa si sposta all’estate, ma c’è chi nutre riserve. “Le Cinque Terre pensano di essere operative per i mesi estivi, ma non so come” dice Loredana Rossi, titolare Dilor Viaggi, che tuttavia decide di portare avanti la propria scommessa: “Ho intenzione di lanciare, a fine anno, nuove iniziative per lavorare nel settore incoming”.

Australiani e americani primi clienti esteri sino al 2011 per Viaggi De Franchi, “ma quest’anno la domanda non si è ancora manifestata” riferisce il titolare Paolo De Franchi. Recupero lontano, sul medio termine, secondo Roberta Galeotti, direttore tecnico della Apuotour, adv specializzata in incoming. “Alla situazione già difficile si aggiunge la congiuntura economica negativa. Inoltre - accusa - la qualità del servizio non è adeguata al livello dell’offerta. Si gioca tutto sul piano paesaggistico, ma non basta: la gente va da altre parti!”.

E come se non bastasse, ai problemi post-alluvione si aggiungono le beghe del settore. Lo rileva Luca Raffi: “Non siamo riusciti a tenerci il business - ammette il titolare di Astroventura -. Gli operatori fanno accordi diretti con le strutture; i t.o. hanno una forza contrattuale superiore riuscendo a strappare tariffe più basse”. Tema che trova spazio anche nel settore outgoing nelle adv della città ligure.

Silvia Bellucci, titolare Viaggi del Santo, punta il dito sulla concorrenza: “C’è un gioco al ribasso sulle tariffe qui a La Spezia. Se io propongo 70 euro, altri abbassano a 50: siamo arrivati al punto di rubarci i clienti”. Incalza su questo concetto Emanuele Bianchi, titolare Viaggi Beltrami: “Con la liberalizzazione si sono moltiplicate le agenzie, ma la popolazione non è cresciuta. Tuttavia la mia filosofia è perseguire l’ottimismo, fare promozione, stare in contatto con i clienti”.

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