Ultimo aggiornamento alle 08:36
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Tecnologia e turismo:
il binomio del futuro

di Alessia Noto

“La realtà che la tecnologia sia ormai centrale nelle ricerche dei viaggi, nella fase di pianificazione e durante il viaggio, è la cosa più importante che l’industria del travel deve prendere in considerazione”. Per il ceo di Booking.com, Glenn Fogel, la filiera del turismo non può più prescindere dall’abbracciare le evoluzioni tecnologiche, né tanto meno dal fatto che “i viaggiatori avranno aspettative sempre più alte su cosa le piattaforme potranno offrire loro” durante la customer journey e durante le esperienze in-trip.

Tenere conto di questi fattori permetterà a tutta l’industria di rimanere al passo con una domanda dall’approccio via via più digitale. E l’AI, in particolare la Gen AI, potrà arrecare molteplici vantaggi nell’agganciare questa domanda, consentendo alle aziende di interpretarla al meglio e di fornire risposte iperpersonalizzate. Una frontiera su cui l’Ota sta già focalizzandosi.

Tuttavia, nonostante la fascinazione sorta recentemente per l’industria sull’Intelligenza artificiale, il manager invita a placare gli entusiasmi e rassicura parzialmente chi ancora teme una tecnologia il cui avvento è visto ormai come una vera e propria nuova rivoluzione industriale: “L’AI non è nuova per il settore e non cambierà le cose istantaneamente. Oggi per esempio – ha spiegato il manager intervenendo all’edizione 2024 di Itb – la nostra piattaforma offre solo informazioni e interazioni personalizzate, traduce contenuti in 46 lingue e analizza dati e contenuti di consumatori e partner”.

Si tratta di una fase che per gli informatici è quella di “istruzione” dell’Intelligenza artificiale e immagazzinamento di dati. Solo nel lungo periodo, secondo Fogel, si vedranno veri sviluppi incisivi. “Nel prossimo futuro vedrà usi dell’Ai, quali algoritmi che potranno fornire e permettere di approfondire la conoscenza dei consumatori per migliorare le esperienze di viaggio”.

Ma la vera sfida da abbracciare per l’industria turistica, secondo il numero uno di Booking.com, “sarà l’interconnessione, che in realtà è un’opportunità più che una sfida. La tecnologia sta accelerando l’accesso alle informazioni ed è importante che tutti nell’ecosistema del travel vadano avanti insieme, perché se un comparto rimane indietro, questo potrebbe inibire il progresso del settore e quindi dell’intero customer journey dei viaggiatori”.

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