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Affitti brevi, Aigab: "L'aumento della cedolare secca è un pasticcio punitivo"

Una mossa che tradisce un’incomprensibile volontà punitiva da parte del Governo per le famiglie, un intervento fortemente ideologico. Queste le definizioni che Aigab dà dell’innalzamento della cedolare secca di 5 punti percentuali per le case messe a reddito con il sistema degli affitti brevi, cedolare che passa dal 21 al 26%.

L’Associazione di categoria dei gestori professionali boccia in totto il provvedimento, che ritiene “depressivo da un punto di vista economico e volto a scoraggiare chi ha voglia fare impresa in questo Paese. Nel complesso - aggiunge - questo aumento è un pasticcio che complicherà la vita a chi si comporta onestamente scoraggiando ristrutturazioni e investimenti su seconde case, senza alcun impatto positivo rilevante per il fisco”.

Di fatto, sottolinea Aigab, il Governo ha introdotto “un’ulteriore e importante penalizzazione verso un mercato, quello gli affitti brevi, che traina l’intero comparto della ricettività italiana e che dovrebbe essere supportato anziché ulteriormente penalizzato, con l’alibi della concorrenza sleale ai danni di chi, anziché migliorarsi ed investire per restare competitivo, preferisce armare la politica per tentare di eliminare i competitor”.

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