Ultimo aggiornamento alle 11:32
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Il piano di Santanchè
fra mare, digitale e fiere

Il ministro del Turismo non ha perso tempo e il piano è pronto. A sottolinearlo è la stessa Daniela Santanchè (nella foto), che in un’intervista rilasciata al Sole 24Ore e ripresa dal sito del Ministero, spiega come sia tempo di discuterne con la conferenza Stato Regioni, il Parlamento e  “i principali player”.

Santanchè fa riferimento agli “assessori al turismo delle Regioni, con l’obiettivo di rafforzare il brand Italia, il terzo brand al mondo”.

Nel piano strategico 2023-2027 la comunicazione avrà un ruolo chiave: “Il piano andrà prima presentato e discusso con gli interlocutori istituzionali, ma posso anticipare che avremo con noi un’influencer conosciuta in tutto il mondo, la Venere di Botticelli. Obiettivo il turismo internazionale”.

“Le previsioni di Demoskopika per il 2023 vedono un record di presenze di oltre 442 milioni – aggiunge il ministro al Sole 24Ore - e una crescita del 12% rispetto al 2022, ma c’è moltissimo da fare”.

Gli elementi chiave
Fra i punti fondamentali del piano individuati da Santanchè ci sono il mare per le infrastrutture, il digitale per il turismo organizzato e le fiere per l’espansione internazionale del brand Italia.

“Il mare è la vera alternativa al traffico stradale. Per costruire un’autostrada servono anni. Utilizzare le vie del mare sarà molto più veloce”.

Se il digitale ha complicato il tradizionale lavoro delle adv, “C’è ancora spazio per un lavoro tailor made, quello che fanno le agenzie di viaggi. Noi vogliamo aiutarle”. E qui si apre anche il capitolo relativo alla formazione, evidenziato dal ministro.

Infine, fiere ed eventi, “Un settore nel quale lavorano 3mila 700 addetti con un volume di affari di circa 1,4 miliardi di euro. Nel settore delle fiere siamo secondi in Europa e quarti nel mondo per consistenza delle strutture espositive coperte. Il piano ha l’ambizione di usare le fiere non solo per far venire gli espositori da noi, ma per esportare il brand Italia all’estero. Basta guerre fra fiere italiane. Il brand è uno. E conta anche valorizzare l’indotto”.

Dal canto suo, l’Enit “Dovrà dedicarsi a promuovere l’Italia nel mondo, concentrandosi sul brand Italia come focus del nostro mercato”.
Infine, sul tema della necessità di offrire strutture ricettive adeguate alle esigenze dei turisti “Abbiamo creato un bando proprio per migliorare le nostre strutture ricettive. Un miliardo 380 milioni”.

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