Ultimo aggiornamento alle 15:54
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Viaggi all’estero a Pasqua: l’indagine di Aiav

Sono circa 2.000 gli italiani in procinto di partire (o già partiti) per trascorrere la Pasqua nelle isole della Spagna e altre centinaia si apprestano a raggiungere altre destinazioni Ue ed extra Ue. Un’indagine condotta da Aiav ha provato a quantificare il fenomeno dei viaggi all’estero, dopo le polemiche che hanno fatto seguito all’ordinanza emanata pochi giorni fa dal Viminale e alla successiva correzione del ministero della Salute, che introduce la quarantena di 5 giorni all’arrivo.

Secondo i numeri raccolti dall’Associazione Italiana Agenti di Viaggio (che rappresenta circa 1.800 adv) il 50% degli italiani in partenza ha acquistato un pacchetto di un tour operator, mentre la restante metà ha chiesto all’agenzia servizi singoli, privilegiando sistemazioni alternative, come bed&breakfast, affitti brevi e case vacanza.

Altri 400 italiani sono partiti o in procinto di partire alla volta di Dubai e circa 300 si apprestano a raggiungere un Paese europeo.

Sono infine circa 400 le persone in partenza per gli Stati Uniti e i Caraibi, ma in questi casi non si tratterebbe di viaggi leisure, bensì, come previsto dalle regole vigenti, da motivi professionali, di studio, di salute o altre comprovate necessità.

Le conseguenze delle correzioni
Commentando i dati, il presidente Aiav, Fulvio Avataneo, sottolinea in una nota che “a poche ore dall’ordinanza del Ministro della Salute registriamo già una trentina di richieste di cancellazione da parte dei clienti, oltre a numerose telefonate di viaggiatori confusi e disorientati che potrebbero decidere di rinunciare alle prenotazioni già effettuate, dando il colpo di grazia ad un settore già pesantemente colpito dalla crisi pandemica”.

“Auspico per il futuro – aggiunge - un deciso scatto in avanti da parte del Ministero del Turismo, in modo da coordinare tutte le attività in favore delle imprese del nostro settore. È giusto e doveroso il rispetto delle norme in materia di Covid-19, però è un preciso dovere delle Istituzioni sostenere e supportare tutte le forme di turismo, verso l’estero, dall’estero e interno, e le migliaia di operatori che lottano ogni giorno per consentire ai viaggiatori di muoversi in sicurezza”.

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