Ultimo aggiornamento alle 08:04
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#Riapritelefrontiere
La petizione online
di Fiavet Lazio
per salvare il turismo

Un’iniziativa per far ripartire il mondo del viaggi. Con l’hashtag #Riapritelefrontiere Fiavet Lazio sta per lanciare sul web una petizione nazionale da presentare al Ministero della Salute e al Capo del Governo per “salvaguardare l’attività di quasi diecimila aziende e migliaia di lavoratori”.

“Chiediamo che vengano riaperte le frontiere, secondo le norme di sicurezza in vigore e diligentemente applicate dagli operatori turistici mondiali – dice il presidente di Fiavet Lazio Ernesto Mazzi -. All'inizio della pandemia, in assenza di qualsiasi norma di sicurezza negli aeroporti, per le compagnie aeree e per le strutture ricettive, è parso oltreché giustificato, finanche lecito, la chiusura delle frontiere per evitare le diffusione del virus. Oggi, dopo l’applicazione da parte di quasi tutti gli stati interessati allo sviluppo del turismo e della conseguente accettazione di tutte le norme standard di sicurezza, universalmente riconosciute, dopo l’introduzione dei voli covid free e dopo la ripartenza delle crociere, è arrivato il momento di pensare ad uno step successivo: la riapertura delle frontiere, sia pure nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico ed approvate dal Governo”.

Mazzi sottolinea come dopo 10 mesi di inattività e di ristori inadeguati, l’unico modo per non portare alla chiusura le aziende del turismo sia quello di permettere nuovamente di viaggiare.

“Soltanto riaprendo le frontiere - conclude il presidente Mazzi -, la gente potrà riprendere lentamente a viaggiare e a permettere a tutte le aziende del settore di ricominciare a lavorare. Ormai abbiamo passato il punto di non ritorno e continuando "di fatto" a non poter svolgere la nostra attività, migliaia di aziende chiuderanno con milioni di disoccupati in breve tempo”.

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