Ultimo aggiornamento alle 08:02
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Le regole del buon
consulente di viaggi:
ecco come fare
la differenza

di Oriana Davini

È una professione alla quale, complice l'attuale crisi, in molti stanno guardando: il consulente di viaggi per molte adv rappresenta "quasi una panacea rispetto all'abbattimento dei costi fissi ma l'attività ha le sue regole, i punti di forza e ovviamente anche criticità". A dirlo è un veterano del settore come Gianpaolo Romano, fondatore e ceo di CartOrange, azienda che negli ultimi mesi ha registrato un aumento di interesse da parte di adv in cerca di informazioni.

"Per affrontare questa attività con successo è fondamentale avere alle spalle un'azienda con grande esperienza e solidità nell'andare sul mercato in questo modo, altrimenti si rischia di rimanere vittima di un miraggio".

I requisiti
Ecco allora i requisiti fondamentali secondo il manager per diventare un buon consulente di viaggi: "Serve attitudine al cambiamento, capire che servono strumenti nuovi e un approccio innovativo alla professione per cogliere le opportunità di mercato". Occorre essere proattivi, ovviamente, e avere una buona frequentazione con i tool digitali, non solo sul fronte del prodotto ma anche e soprattutto per le attività di marketing e relazione con il cliente, "un aspetto che il singolo non può fare, ma un'azienda fortemente digitale come CartOrange sì".

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