Ultimo aggiornamento alle 08:20
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Il lusso che salverà
il turismo:
i dati di Unwto
e Altagamma

di Oriana Davini

È il settore che negli ultimi 30 anni ha registrato una crescita stabile e costante del 4% e che nel 2020, per la prima volta, vedrà una battuta d'arresto tra il 25 e il 35 per cento: è il luxury, comparto nel quale l'Europa è il primo mercato, oltre che il primo produttore.

"Un asset strategico con due paesi leader, Italia e Francia - spiega Stefania Lazzaroni, d.g. di Fondazione Altagamma, intervenuta al webinar su Made in Italy e turismo organizzato da Global Blue -: eppure non compare mai nelle politiche europee o nazionali".

Non è un caso che Altagamma abbia inserito il turismo tra i propri obiettivi strategici quest'anno, ribadito in un Position Paper con 10 raccomandazioni inviato al Consiglio Europeo.

Le previsioni
Tra gennaio e aprile 2020, sottolinea Alessandra Priante, direttore Europa dell'Unwto, "a livello globale gli arrivi turistici sono crollati del 44%: la stima è che a fine anno la perdita di flussi turistici sia almeno del 58%".

E la partita che stiamo giocando è già quella per il 2021 e 2022. "Ecco perché serve avere chiari flussi e target, non subirli come spesso accade, mantenendo un buon equilibrio tra pubblico e privato. Quest'ultimo, quindi il lusso e tutti i settori collegati, deve essere il traino e guidare l'offerta e la costruzione di prodotti per stimolare la domanda".

Un esempio è il lavoro di posizionamento portato avanti dal comune di Milano negli ultimi anni, oltre che di Montenapoleone District, l'associazione che ha saputo trasformare il Quadrilatero della Moda e i suoi brand in una destinazione in sé.

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