Un’analisi “basata su una comprensione errata” dei modelli di recensioni false. Così TripAdvisor si difende dall’attacco dei consumatori britannici la cui associazione, Which?Travel, accusa la piattaforma di aver assegnato un punteggio alto ad alberghi che non lo meritano a causa di valutazioni pilotate.
Come riporta la Cnn l’associazione ha analizzato più di 247mila recensioni. Ne è risultata, secondo quanto dichiarato da Naomi Leach di Which?Travel “l'incapacità di TripAdvisor di bloccare le recensioni false e di agire con forza contro gli hotel che abusano del sistema, rischiando di fuorviare milioni di viaggiatori e potenzialmente rovinare le loro vacanze".
A finire nel mirino hotel in Giordania e a Las Vegas, mentre lo studio dell’associazione getta ombre anche su strutture europee (a Londra, Parigi e Barcellona) senza tuttavia trovare prove che confermino questi sospetti.
Dal canto suo TripAdvisor definisce troppo semplicistico lo studio, specificando che Which?Travel “non ha avuto accesso alle informazioni IP o ai dati sulla posizione degli utenti”, entrambi utilizzati dal colosso per rilevare recensioni false.
Monitoraggio attento delle recensioni
"Analizziamo centinaia di informazioni per ogni recensione spiega il gruppo -. E combiniamo quei dati con una vasta conoscenza e comprensione dei modelli di revisione”.
In particolare il portale intercetta le recensioni positive attraverso un sistema di monitoraggio che consente di indicare i tentativi di amici, parenti o personale di postare recensioni. “Invitiamo – si legge sul sito internet di TripAdvisor - i viaggiatori della community a informarci quando sono testimoni di offerte di incentivi in cambio di recensioni da parte delle strutture. Il nostro team, quindi, esamina le segnalazioni e adotta le misure necessarie rispetto alle strutture che tentano di raccogliere recensioni positive in questo modo”.
Stop ai commenti denigratori
Attento il monitoraggio anche sulle recensioni deliberatamente calunniose: la maggior parte delle recensioni negative interessate spiega il portale, “proviene da due fonti: qualcuno connesso a una struttura concorrente o qualcuno che tenta di ricattare una struttura minacciando di pubblicare recensioni negative false. Adottiamo vari sistemi per intercettare questo tipo di recensioni”.
