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CartOrange e l’identità sostenibile: ecco i dettagli del piano '4 Planet'

di Gaia Guarino

CartOrange guarda al futuro e lo fa strizzando l’occhio alla sostenibilità. Chiuso un quinquennio positivo in cui il giro d’affari è raddoppiato, e a due anni dall’inizio della seconda parte del piano industriale, l'operatore specializzato in viaggi su misura non si ferma. “Recentemente abbiamo lanciato un’importante novità - racconta l’a.d. Gianpaolo Romano -. Si tratta di CartOrange 4 Planet, un concetto che vuole creare un’identità sostenibile del nostro brand misurandone l’impatto ambientale e sociale”.

Stop alla carta
La prima iniziativa riguarda la completa dematerializzazione del cartaceo a partire dal preventivo che diventa digitale, dinamico ed emozionale. “I nostri consulenti comporranno il preventivo usando testi ma soprattutto foto, video così da far vivere il viaggio ancora prima della partenza - spiega Romano -. Inoltre, attraverso un’area riservata sul nostro sito, il cliente stesso potrà segnalare eventuali modifiche e semplificare il rapporto con l’agente”. Anche il contratto generato in chiusura di pratica sarà al 100 per cento elettronico, con la possibilità di apporre una firma digitale e bypassare la stampa che rimarrà facoltativa. Si aggiunge un piccolo vademecum, una lista di regole da rispettare per essere un viaggiatore attento all’ecologia.

CartOrange per il Camerun
“Siamo un’azienda di turismo e inevitabilmente contribuiamo ai danni causati dalle emissioni di CO2 degli aerei”, sottolinea Romano. Sempre più cresce infatti il trasporto aereo con un dato stimato per il 2040 di circa 15 miliardi di passeggeri a livello globale. “Non vogliamo certo fermare i voli ma sicuramente è importante spingere verso soluzioni come l’utilizzo del biofuel o, come stanno deliberando alcuni Paesi, all’eliminazione di alcune tratte di corto raggio coperte dalle ferrovie”. Quello che CartOrange sta facendo attualmente è compensare la produzione di CO2 piantando nuovi alberi. Si tratta di un progetto in collaborazione con Treedom e coinvolge chiunque prenoti un viaggio con loro. “Siamo il primo operatore italiano a creare qualcosa del genere. A oggi abbiamo piantato 500 alberi di cacao in Camerun e ogni cliente ha modo di dare un nome al proprio albero e tracciarne la vita. In più in questo modo offriamo lavoro  opportunità di sviluppo alla popolazione locale”.

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