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Nessuno tocchi i gds:
la distribuzione e l’Ndc

di Claudiana Di Cesare

“Ndc non ucciderà i gds, ma permetterà l'evoluzione del sistema distributivo, su ogni singolo canale”. David Rutnam, Ndc regional implementation manager di Iata, racconta lo sviluppo del nuovo standard New distribution capability dal palco dell'undicesima edizione di Bto, in corso a Firenze.

Il suo intervento parte con una rassicurazione: i canali di distribuzione tradizionale continueranno a vivere. “L'obiettivo di tutto, per noi, è generare valore e permettere un modello di distribuzione efficace su ogni singolo canale", spiega.

Ad oggi, le compagnie aeree certificate in grado di supportare il nuovo standard sono 66 e, di queste, 21 sono state selezionate come 'leaderboard airlines', e sono destinate a ottenere, entro il 2020, il 20 per cento di transazioni operate attraverso Ndc. “Fino ad oggi, nessuna di loro ha dichiarato di non riuscire a raggiungere questo obiettivo” svela Rutnam.

La vendita diretta non basta

In questa evoluzione, l'intermediazione non sparirà.

Lo ribadisce Marco Benincasa, regional director Italia, Francia e Spagna di Sabre Travel Network. “Non si è mai vista, in nessuna industry, la sparizione della distribuzione - sottolinea -; evolverà, ma continuerà ad esistere, perché, storicamente, qualsiasi operazione da parte dei produttori che mirasse a vendere direttamente ai consumer è fallita”.

Il ruolo dell'intermediario, del consulente e dell'aggregatore, secondo Benincasa, sarà sempre più importante, "soprattutto in tempi complessi come questi, di frammentazione e di differenziazione di offerte tecniche - precisa -. Il consumatore vuole ampiezza di scelta e integrazione e noi forniremo alle agenzie la possibilità di distribuire efficacemente il prodotto, a prescindere dalla sua 'forma'".

Leggi anche: Iata, bto, Ndc
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