Ultimo aggiornamento alle 08:03
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Vairo, TrustForce:
“Il marchio Valtur
è ancora noto; si può
provare il rilancio”

di Gaia Guarino

L'estate 2018 vede un grande assente. Sarà il primo anno senza Valtur e a commentare l'attuale situazione di mercato è Gian Paolo Vairo, founder & ceo di TrustForce, azienda che opera nella distribuzione turistica e che nella propria scuderia includeva proprio Valtur.

Il parere di Vairo sulla vicenda che ha colpito uno dei player di spicco è che il collasso sia arrivato a causa di un investimento che si è rivelato essere, dopo 18 mesi, non profittevole e dunque destinato alla chiusura. "Non credo in nessuna dietrologia o volontà speculativa da parte del fondo" dice.

Secondo Vairo, si è trattato di "un errore di calcolo".
"I prodotti più importanti sono stati recuperati in tempi brevi e oggi continuano a operare con altre insegne - dice -. Riguardo al valore del marchio, potrebbe avere senso provare a ripristinarlo e integrarlo con qualcosa di affine alle sue caratteristiche originarie. Valtur è un nome noto al pubblico ed è un modo per arrivare al consumatore in maniera più semplice. Da capire quale sia il suo costo e se qualcuno vorrà effettivamente comprarlo".

Per quanto riguarda la posizione di TrustForce in questa situazione, Vairo sottolinea: "Il rischio di TrustForce è perdere clienti da un momento all'altro così come è accaduto pochi mesi fa con Mistral Air e Valtur. Quest'ultimo rappresentava una quota importante del nostro operato tanto da impiegare 12 persone della nostra rete. Ci ha lasciato a gennaio, ma fortunatamente il nostro portfolio si è arricchito di nuovi brand".

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